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Matteo Berrettini sfata tabù dopo blackout: "E' una questione mentale"

Il tennista romano, Matteo Berrettini, palesa le sue debolezze dopo i risultati raccolti ad Indian Wells e parla apertamente di energie nervose e mentali

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Il Matteo Berrettini che abbiamo ammirato a Wimbledon, autore di un’impresa storica per il tennis italiano, si è perso. Non nasconde le ragioni di questo calo, anzi. Berrettini è assai critico e analizza con severità quanto visto a Indian Wells, uno dei tornei fondamentali in questa stagione, in vista anche degli appuntamenti con il Grande Slam.

Matteo Berrettini rompe il silenzio dopo lo stop a Indian Wells

“Non sono riuscito a trovare l’adrenalina giusta, la tensione giusta e quindi ovviamente sono più lento, servo meno bene, faccio meno male”, quindi “devo voltare pagina. Mi gestirò in maniera che giocherò a Vienna, Parigi, speriamo a Torino con la Davis, questo è il programma”.

A che cosa allude esattamente il tennista romano è esplicitato in maniera inequivocabile, anche se i problemi fisici accusati in estate lo avevano indotto a decidere per un inaspettato forfait alle Olimpiadi di Tokyo, proprio a ridosso dei Giochi:

“Sicuramente – ha sottolineato il 25enne romano – non è la prestazione migliore dell’anno, più che altro credo una questione di energie nervose. Non sono riuscito a trovare l’adrenalina giusta, la tensione giusta e quindi ovviamente sono più lento, servo meno bene, faccio meno male”.

Berrettini: è una questione mentale

Berrettini non cela le sue difficoltà al momento: da professionista attento a ogni componente della sua resa, ha deciso di palesare come fu anche per Naomi Osaka, uno dei tabù che nel tennis hanno inciso e molto tra i campioni del ranking:

“E’ una questione mentale, ho giocato tante partite quest’anno con un atteggiamento molto buono, con una energia molto buona. Purtroppo o per fortuna comunque era tanto tempo che non succedeva questa cosa”.

Berrettini su Sinner: è impressionante

Il numero 7 al mondo ha commentato anche la stagione di Jannik Sinner e la sua rincorsa alle Atp Finals:

“E’ impressionante che lo stia facendo a questa età. Sarebbe bellissimo se tutti e due arrivassimo a Torino. Credo di non dire una falsità quando dico che abbiamo fatto tutti e due un’annata buonissima. Lui ha vinto tre tornei addirittura. Credo di meritarmelo e credo che lo se meriti anche lui. Però ci sono ovviamente altri giocatori pronti a toglierci il posto. Quindi finché non è matematico ancora non dobbiamo festeggiare”.

Riguardo al derby sfumato agli ottavi di finale di Indian Wells, Berrettini ha aggiunto: “L’ho visto e gli ho fatto un in bocca al lupo, sarebbe piaciuto anche a me, sarebbe stata una cosa bella però speriamo magari giocare contro in un qualche torneo importante”.

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