La vittoria in rimonta nel derby contro il Torino non ha cancellato del tutto le perplessità sui primi mesi della Juventus targata Andrea Pirlo. Contro i granata, in particolare, i bianconeri hanno lasciato a desiderare nella fase offensiva, se è vero che le due reti sono arrivate sugli sviluppi di calci piazzati e che per il resto il portiere avversario Salvatore Sirigu non ha certo dovuto compiere grandi interventi.
In una giornata di scarsa vena di Cristiano Ronaldo si è vista tutta la dipendenza dei campioni d’Italia dall’estro del portoghese, visto che Paulo Dybala ha vissuto un’altra giornata storta e che Alvaro Morata era squalificato.
Proprio lo spagnolo si sta mostrando un giocatore fondamentale per gli equilibri della squadra di Pirlo anche dal punto di vista tattico, favorendo grazie al proprio movimento le buone prestazioni di Ronaldo. Queste considerazioni potrebbero essere determinanti per convincere la società ad intervenire nel mercato di gennaio proprio alla voce centravanti, visto che Morata è l’unico 9 autentico presente in rosa.
Del resto la lacuna è nota, visto che, dopo aver inseguito a lungo una prima punta durante il mercato di settembre ed aver optato per Morata dopo aver pensato a Arkadiusz Milik, Luis Suarez e Edin Dzeko, la Juventus ha provato fino all’ultimo ad ingaggiare un centravanti di riserva, pensando al ritorno, poi sfumato, di Moise Kean, approdato invece al Paris Saint-Germain.
Il mercato di gennaio, tuttavia, è come noto di difficile interpretazione, ancora di più in un momento particolare per il calcio mondiale come quello attuale. I nomi su cui la Juve è orientata a muoversi sono quelli dello stesso Arkadiusz Milik e di Olivier Giroud, strade però impervie per motivi differenti.
Il polacco del Napoli, pur ai margini della rosa azzurra dopo i ripetuti rifiuti al rinnovo del contratto, è stato vicinissimo alla Juve a settembre, prima che i bianconeri raffreddassero la pista: non sarà facile però per i campioni d’Italia trattare con il presidente De Laurentiis dopo gli screzi legati alla “partita fantasma” dello scorso 4 ottobre, vinta a tavolino dalla Juve.
Quanto a Giroud, pur poco impiegato al Chelsea, il francese è reduce dal poker in Champions contro il Siviglia e in caso di partenza da Londra sembra preferire l’ipotesi Inter dove tornerebbe ad essere allenato da Antonio Conte, suo manager ai tempi dell’esperienza del tecnico salentino sulla panchina dei Blues.