Il Milan è già al lavoro per l’attaccante del futuro: il destino di Zlatan Ibrahimovic è ancora tutto da chiarire e la dirigenza rossonera non vuole farsi cogliere impreparata qualora lo svedese dovesse decidere di non rinnovare il contratto a fine stagione. In tal senso quindi, si cerca un sostituto e il nome più gettonato nelle ultime ore è quello di Luka Jovic, giovane attaccante del Real Madrid.
Come riportato da ‘Tuttosport’, i rossoneri avevano manifestato interesse già in passato per il talento 22enne (che ha caratteristiche fisiche diverse da Ibra, ma un fiuto del gol simile): i Blancos, però, avevano rifiutato ogni offerta perché volevano assicurarsi che il loro investimento di 60 milioni per acquistarlo dall’Eintracht Francoforte, fatto a inizio giugno 2019, non fosse stato vano.
Durante l’annata, però, Jovic ha fatto fatica a trovare spazio e il suo rapporto con l’attuale allenatore del Real Madrid, Zinedine Zidane, non è mai decollato. Per questo motivo è tornata d’attualità la possibilità di un passaggio al Milan, con una formula che possa accontentare entrambi i club.
A fare da ‘sponsor’ di Jovic, in casa rossonera, è uno dei giocatori con i quali il serbo ha legato maggiormente nella sua esperienza all’Eintracht, il croato Ante Rebic, oggi in forza proprio al Milan. I due, a Francoforte, formavano una coppia temuta da tutte le difese della Bundesliga e, viste le prestazioni di Rebic nei due mesi precedenti alla sospensione, l’idea di affiancargli un calciatore con cui ha già legato solletica i dirigenti rossoneri.
I due calciatori, tra l’altro, sono rimasti in contatto e Rebic, oltre a segnalare il suo amico ai dirigenti del Milan, può anche aiutare lo stesso Jovic a prendere in considerazione la destinazione rossonera, visto che in oltre sei mesi ha avuto modo di ambientarsi e comprenderla al meglio.
L’ostacolo da superare, quindi, è il Real Madrid. Le merengues non vogliono svendere il giocatore, ma il Milan potrebbe puntare a un prestito secco. Una soluzione che, se dovesse funzionare, potrebbe permettere a Jovic di far risalire le sue quotazioni e di essere quindi rivenduto a una cifra quantomeno vicina ai 60 milioni spesi dal Real.
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