L’illusione che l’infortunio subito da Zlatan Ibrahimovic contro il Napoli lo scorso 22 novembre fosse di moderata gravità è evaporata con il tempo all’interno del Milan. Il ritorno in campo del fuoriclasse svedese è stato via via posticipato fino alla decisione, presa di comune accordo tra staff medico, allenatore e diretto interessato, di non rischiare nulla e di riparlarne nel 2021.
Una scelta di saggezza, visto che il calendario di fine anno strizza l’occhio ai rossoneri, impegnati sì prima di Natale contro la rivelazione Sassuolo e contro la Lazio, ma l’inizio del nuovo anno sarà ancora più impegnativo con le partite contro Juventus e Atalanta, scontri diretti in quota che diranno molto sulle ambizioni della squadra di Pioli, finora impeccabile nelle sfide contro le big (vittorie contro Inter e Napoli e pareggio contro la Roma).
Resta però il fatto che senza Zlatan Ibrahimovic l’attacco rossonero annaspa. A dirlo sono i numeri, perché tutti e quattro i gol segnati nei pareggi contro Parma e Genoa sono stati messi a segno da difensori e perché le prestazioni di Rebic e Leao non sono state confortanti.
Tutto questo porterà la società a modificare i piani in vista del mercato di gennaio. Il rendimento di Ibra e la speranza che l’infortunio fosse di poco conto avevano infatti convinto proprietà e dirigenti a ritenere altre le priorità in vista di gennaio, ovvero il reperimento di un difensore centrale vista l’esiguità delle alternative a disposizione.
Invece alla luce degli sviluppi il budget a disposizione sarà dedicato proprio all’attacco. Il problema è che i giocatori su cui il Milan potrà puntare sono pochi e acquistabili a cifre non modiche.
Se infatti l’idea era puntare su un profilo low cost come il giovane Donyell Malen, 21enne del PSV Eindhoven, colpo in prospettiva, se ora la necessità è trovare un alter ego di Ibrahimovic l’identikit cambia. Serve una punta esperta ed affidabile. L’idea è quella di bussare alla porta del Real Madrid, cosa già in programma per provare a trattare il rinnovo del prestito di Brahim Diaz, ma inserendo un diritto di riscatto.
L’occasione potrebbe essere buona per parlare di Luka Jovic, già da tempo nel mirino del Milan e quasi mai impiegato da Zinedine Zidane, o di Mariano Diaz: il primo è un centravanti di ruolo, il secondo un esterno adattabile anche al centro.
Molto difficile infine arrivare ad Arkadiusz Milik, ai ferri corti con il Napoli, che per non rinforzare una diretta concorrente potrebbe scegliere di non cedere il giocatore a gennaio a costo di vederlo partire a giugno a parametro zero.