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Mercato Milan, scelti tempi e strategia per l'erede di Kjaer

Paolo Maldini e Frederic Massara, di concerto con Stefano Pioli, sono decisi a definire l'acquisto di un nuovo difensore centale per i primi giorni del 2022: il Milan guarda alla Serie A, ma si aspetterà l'esito del girone di Champions League.

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L’infortunio è di quelli che fanno male solo a leggerne la diagnosi.

Ricostruzione del legamento crociato anteriore e reinserzione del legamento collaterale mediale: con questa diagnosi Simon Kjaer entrerà sabato nella sala operatoria della clinica dove i chirurghi metteranno mano al ginocchio del forte difensore centrale danese, la cui stagione è finita sul prato dello stadio Marassi di Genova in quella che per il Milan sembrava essere una tranquilla partita di transizione nella lotta allo scudetto e che anzi aveva permesso ai rossoneri di avvicinarsi alla testa della classifica grazie al pareggio del Napoli contro il Sassuolo.

Milan, dramma Kjaer: Pioli invoca un rinforzo

Il Milan e non solo, ripensando al bel comunicato di auguri dell’Inter, si è stretto intorno a Kjaer, ma nella speranza che l’ex Roma e Palermo possa tornare nella piena efficienza a partire dalla prossima stagione, in casa rossonera bisogna guardare avanti.

Stefano Pioli e la squadra proveranno a regalare a Kjaer lo scudetto, ma per provare a raggiungere questo obiettivo sarà necessario che la dirigenza, quindi il responsabile dell’area tecnica Paolo Maldini e il direttore sportivo Frederic Massara non sbaglino l’innesto di mercato che sarà necessario effettuare a gennaio per rimpiazzare Kjaer.

“Se verrà confermato il suo infortunio lungo, credo che ci sarà bisogno di un intervento, ma lo faremo solamente per cercare di migliorare la squadra. Sono sicuro che la società si farà trovare pronta” ha detto Stefano Pioli alla vigilia della partita contro la Salernitana.

Milan, la strategia di mercato per la difesa

“Farsi trovare pronta” significa ridurre al minimo necessario le partite da affrontare con soli tre centrali in rosa, Fikayo Tomori, Alessio Romagnoli e Matteo Gabbia, al quale aggiungere l’adattato Pierre Kalulu. Così se il Milan sarà giocoforza costretto a giocarsi senza Kjaer le chances di passare il turno in Champions League contro il Liverpool e ad affrontare con le attuali forze in organico il Napoli nella super sfida del 19 dicembre, a Pioli non dispiacerebbe poter già contare sull’erede di Kjaer per la partita contro la Roma del 6 gennaio.

Per raggiungere questo obiettivo, però, bisognerà essere pronti in vista dell’apertura del mercato, prevista per il 3 gennaio, ed evitare di perdere troppo tempo in sede di trattativa.

Subito dopo l’infortunio di Kjaer la dirigenza del Milan ha iniziato ad attivarsi per capire il profilo sul quale rivolgersi, ma è stata anche “travolta” dalle chiamate di procuratori e affini, volte a proporre i propri assistiti. In Via Rossi le idee sembrano essere già chiare. L’intenzione è quella di puntare su un giocatore giovane, ma già affermato e possibilmente che già militi in Serie A, considerando che si tratterà di un titolare e che la necessità è quella di abbattere i tempi di adattamento, visto che di esempi come quello di Tomori, calatosi subito nel calcio italiano lo scorso gennaio, sono piuttosto rari.

Mercato Milan, per l’erede di Kjaer decisiva la Champions League

Quanto all’esborso economico, molto dipenderà dall’esito della campagna di Champions League: approdare agli ottavi assicurerebbe la liquidità necessaria per alzare l’asticella anche sul mercato, ma proprio la necessità di consegnare a Pioli il rinforzo designato il prima possibile sembra far passare in secondo piano l’ipotesi Gleison Bremer. Il brasiliano del Torino è un obiettivo di vecchia data del Milan ed andrà in scadenza con i granata nel 2023, ma il Toro non vorrebbe farlo partire a gennaio, neppure in cambio del cartelllino di Tommaso Pobega (magari con riscatto e controriscatto), talento prodotto del vivaio del Milan e ancora di proprietà dei rossoneri, che a inizio stagione lo hanno ceduto al Toro in prestito secco. Il rischio di una lunga contrattazione c’è, quindi meglio deviare altrove, almeno per l’immediato.

Magari su Luiz Felipe della Lazio e in odore di Nazionale italiana, classe ’97, a scadenza già nel 2022, oppure sul serbo della Fiorentina Nikola Milenkovic, anch’egli classe ’97, forse l’obiettivo più raggiungibile avendo ricevuto dalla società viola la promessa di essere liberato per una big dopo aver rinnovato il contratto la scorsa estate fino al 2023.

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