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Miami, Mensik piega Fritz e sfida Djokovic in finale: dal nuovo fenomeno del tennis parole al miele su Sinner

Il giovane ceco vince la battaglia con lo statunitense e si prepara alla partitissima con Nole: le bellissime considerazioni su Jannik - "un esempio" - e su Carlos Alcaraz.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Tra Novak Djokovic e il titolo numero 100 in carriera c’è un fenomeno di 19 anni, che invece va a caccia del suo primo trionfo. Sarà Jakub Mensik a sfidare Nole nell’ultimo atto del Masters 1000 di Miami. Tra i due ci sono poco più di 18 anni e tre mesi di differenza: il fuoriclasse serbo è nato il 22 maggio 1987, l’astro nascente ceco il primo settembre 2005. E sarà battaglia vera, perché se Novak sembra aver ritrovato la brillantezza, lo smalto e soprattutto la grinta dei giorni migliori, si troverà davanti un ragazzino umile e sfrontato al tempo stesso, capace di ribaltare con naturalezza pronostici avversi e tifo contro.

Miami, la grande vittoria in semifinale su Fritz

In semifinale allo Stadium, ad esempio, Mensik ha piegato il beniamino di casa, Taylor Fritz, al termine di una maratona estenuante. Tre set tiratissimi, in cui la differenza l’ha fatta la maggior efficacia al servizio del talentino ceco: ben 25 ace messi a segno, per giunta, contro un altro specialista del calibro di Fritz. Costantemente in bilico il punteggio, ma nei tie-break l’ha spuntata sempre Mensik: 7-4 in quello che ha deciso il primo set e, dopo il 4-6 in favore di Fritz nel secondo parziale, 7-4 anche nel gioco decisivo della terza partita. L’appuntamento con la finale è ora fissato per la prima serata italiana di domenica.

Il cammino di Mensik a Miami e la scalata nel ranking

In Florida Mensik si è reso protagonista di un cammino esaltante, che lo ha portato a scalare 24 posizioni nella classifica ATP: attualmente è alla numero 30, dovesse vincere la finale salirebbe fino alla 24. Il suo percorso è cominciato dal primo turno contro Bautista Agut, piegato in tre set, ed è proseguito con la vittoria al secondo sul lanciatissimo Draper (doppio 7-6) e col 6-4 6-4 con cui ha regolato Safiullin nei sedicesimi. Agli ottavi ha beneficiato del ritiro di Machac, nei quarti ha travolto Fils e in semifinale l’ha spuntata di misura su Fritz. La sua unica finale in carriera è quella dell’anno scorso a Doha, persa in due set contro Karen Khachanov.

Mensik tra Fonseca, Djokovic, Sinner e Alcaraz

Considerato il miglior prospetto dell’ultima generazione insieme al “Sinnerinho” Joao Fonseca, Mensik si è proiettato già al match contro il suo idolo Djokovic: “Giocare contro di lui a Shanghai è stato un sogno, stavolta è diverso. Sono un giocatore migliore adesso e voglio godermi questa partita, sarà molto emozionante“. In sala stampa aveva parlato anche di Sinner: “Seguo le orme di Jannik, per me è un esempio, un campione assoluto proprio come Alcaraz. Per ora sono i migliori al mondo, ma è bello vedere l’arrivo di volti nuovi, come me o Fonseca. Siamo qui per seguire le orme di Jannik e Carlos, vedremo quello che succederà”.

Miami, Mensik piega Fritz e sfida Djokovic in finale: dal nuovo fenomeno del tennis parole al miele su Sinner Fonte: Getty

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