Nuovo incubo stalker nel circuito femminile dopo quello capitato a Emma Raducanu. Questa volta a farne le spese è stata la numero 2 WTA Iga Swiatek, molestata durante una sessione di allenamento al WTA 1000 di Miami da un suo hater che continuava infastidirla e destabilizzarla fino a interrompere la sessione.
- Swiatek molestata in allenamento; cos’è successo a Miami
- Chi è lo stalker
- Aumentata la sicurezza per Iga
Swiatek molestata in allenamento; cos’è successo a Miami
Nel corso di una sessione di allenamento di domenica scorsa in preparazione dell’ottavo di finale del WTA 1000 di Miami contro Elise Mertens, la n°2 al mondo Iga Swiatek è stata molestata da hater da lei ossessionato, che per buona parte della sessione ha continuato disturbarla rivolgendole continue domande riguardanti la sua situazione familiare e la sua psicologa per destabilizzarla ed esprimere tutto il proprio odio nei suoi confronti come ad esempio questa: “Ehi Iga, chiama tua madre. Iga, quando farai pace con tua madre? Daria corre con l’acqua, come un cane addestrato”.
Chi è lo stalker
Stando a quanto riportato da Super Express Sport, lo stalker sarebbe un hater già noto, un uomo polacco di 40 anni che ora risiede in Florida definito come il “più grande detrattore di Swiatek” visti i continui attacchi scagliati nei confronti di Iga sul proprio profilo X DzonnyBravo, ora disattivato, sul quale postava ogni giorno decine di messaggi contro la n°2 WTA, alla quale aveva dato appuntamento proprio a Miami: “Domani andrò a Miami. Chiederò a Iga del suo rapporto con la madre. Avete domande per Daria (la psicologa di Iga, ndr)? Gliele riferirò durante l’allenamento”.
Aumentata la sicurezza per Iga
Questo episodio subito da Swiatek segue di poco quello capitato a Emma Raducanu, che a febbraio durante il WTA 1000 di Dubai si è vista costretta a interrompere una partita per denunciare la presenza sulle tribune di uno stalker, poi allontanato, che la stava molestando. Una situazione che ha scosso molto l’antennista britannica, poi scoppiata a piangere in campo, e sensibilizzato la WTA e tutti gli organi del tennis sulla questione.
Non a caso infatti la responsabile delle relazioni pubbliche di Swiatek ha fatto sapere che subito dopo la segnalazione di quanto accaduto, il torneo di Miami e la WTA si sono immediatamente mobilizzate aumentando la sicurezza per Iga: “Stiamo monitorando il web per questi tipi di casi. Le critiche costruttive sono una cosa, minacce, discorsi d’odio o persino interruzioni dell’allenamento sono un’altra e questo non può essere consentito. Abbiamo segnalato la questione all’organizzatore del torneo e alla WTA, che hanno risposto immediatamente e hanno preso ulteriori precauzioni per le quali siamo molto grati”.