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Milan, Cardinale detta l'agenda: il rinnovo di Leao passa dal mercato

Il numero 1 di RedBird torna in Italia per ratificare il rinnovo di Pioli e programmare i prossimi step societari: il futuro del portoghese resta in bilico, ma a gennaio arriveranno rinforzi

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Il campionato è fermo per la pausa che precede il rush finale di questa strana seconda parte di 2022. Ma il lavoro alle grandi non manca. Chi in campo, chi anche fuori dal rettangolo di gioco, durante la sosta per gli impegni delle nazionali, nonostante i tanti assenti nei campi di allenamento le big della Serie A avranno il proprio bel daffare per risolvere i piccoli, grandi problemi emersi nel primo quarto di stagione.

Il Milan e il blitz di Gerry Cardinale per blindare Pioli

C’è chi deve fronteggiare una crisi, come quelle di Inter e Juventus, squadre in cui al lavoro sul campo degli allenatori dovrà affiancarsi una profonda riflessione anche in sede dirigenziale, con Inzaghi e Allegri che saranno chiamati a quella che assomiglierà parecchio ad un’ultima spiaggia, e chi, come il Milan, dovrà “solo” analizzare i motivi di una flessione di risultati che è nei numeri ma che, complice proprio le difficoltà ben maggiori di alcune sorelle, sembra ampiamente superabile, anche grazie alla vicinanza della nuova proprietà.

Ecco allora che in vista del trittico di partite, se non decisive, molto importanti sul fronte campionato e Champions League, ovvero la gara interna contro la Juve dell’8 ottobre inframmezzata dalle due sfide al Chelsea, prima della partita contro l’Empoli che segnerà la ripresa della Serie A a Milanello si paleserà Gerry Cardinale. Quella del numero 1 di RedBird Capital non sarà certo una visita improvvisata, frutto del -5 in classifica rispetto alla scorsa stagione, ma al contrario di un blitz ampiamente programmato volto a sbloccare i primi due punti nell’agenda del prossimo futuro rossonero, ovvero il rinnovo del contratto di Stefano Pioli e l’avvio delle trattative per quello di Rafael Leao.

Milan-Leao, la trattativa per il rinnovo non può più aspettare

Va da sé che la prima missione è la più semplice, dal momento che il tecnico emiliano gode della totale fiducia di proprietà, dirigenza, giocatori e tifosi e dovrà semplicemente apporre il proprio autografo sull’opzione di prolungamento fino al 2024. Ben più difficile sarà provare a trattenere Leao, che al Milan deve tanto, come ha dichiarato lo stesso attaccante portoghese, ma che ha appena iniziato la stagione della possibile consacrazione, con in mezzo pure il Mondiale.

I discorsi entreranno nel vivo dopo l’avventura in Qatar, ma l’obiettivo è evitare di arrivare in estate con la vertenza ancora aperta, perché a quel punto a 12 mesi dalla scadenza il Milan rischierebbe di trovarsi con le spalle al muro, considerando che la trattativa sarà appesantita dalla sanzione che Leao dovrà pagare allo Sporting per lo svincolo coatto del 2020 e che RedBird non sembra poter acconsentire ad un altro addio a costo zero dopo quelli di Calhanoglu e Donnarumma. Così in attesa di aprire i dialoghi con Jorge Mendes, agente di Rafa, in casa rossonera si sta pensando ad uno dei modi più semplici per convincere Leao a restare, ovvero rinforzare ulteriormente la rosa.

Un Milan più forte per convincere Leao: due obiettivi in Serie A

In una recente intervista Paolo Maldini ha anticipato che nelle prossime sessioni di mercato il budget a disposizione sarà maggiore, perché i ricavi aumenteranno, ma al momento RedBird sembra decisa ad approvare per gennaio solo spese per profili giovani e futuribili. I dirigenti rossoneri non si faranno trovare impreparati e sembrano avere già le idee chiare per gennaio per i due ruoli da rinforzare, ovvero centrocampo e attacco, dove urge trovare un erede di Kessié, ruolo rimasto scoperto in estate, con le conseguenze del caso a livello di gol subiti nel primo scorcio di stagione, e una punta che dia il cambio a Giroud, visti i problemi di Origi e Rebic.

I profili individuati sono già in Serie A e rispondono ai nomi del polacco dello Spezia Jakub Kiwior, difensore centrale di 1,90, ma all’occorrenza anche centrocampista, classe 2000, già nel mirino da tempo e seguito da altri top club in Italia e in Europa e quello di Rasmus Højlund, centravanti danese classe 2000 scoperto dall’Atalanta a fine agosto allo Sturm Graz e subito decisivo alla corte di Gasperini. Le trattative sono entrambe da impostare e non si annunciano semplici, perché lo Spezia chiede non meno di 15 milioni e la Dea capolista non vorrà privarsi già a gennaio di Højlund, ma il Milan fa sul serio. Presentarsi al tavolo della trattativa con Leao con una squadra più forte e completa è il primo obiettivo di Maldini, Massara e di RedBird.

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