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Milan, Conceicao stizzito dalle voci sul futuro: "A volte si manca di rispetto". Il retroscena di Lopetegui

Il tecnico all'esame Como contro il suo possibile erede Fabregas: "Ma non è una sfida tra me e lui". Lopetegui fa chiarezza sul suo mancato arrivo

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Dopo la vittoria in rimonta col Lecce, il Milan cerca continuità contro i vicini di casa del Como. Conceicao sfida Fabregas, uno dei tanti allenatori accostati alla panchina rossonero. Il tecnico portoghese dribbla la questione futuro, mentre Lopetegui svela il motivo per cui il Diavolo non l’ha più ingaggiando virando poi su Fonseca.

Milan, Conceicao commenta le voci sul nuovo allenatore

Quando nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Como, a Conceicao viene chiesto un parere sulle voci riguardanti il prossimo allenatore circolate nell’ultima settimana, il portoghese interviene subito in tackle: “In realtà se ne parla da un mese e mezzo, subito dopo la Supercoppa”.

Ma i rumors non lo scalfiscono. “Non posso controllare quello che dicono e pensano gli altri. A volte sembra di mancare un poco di rispetto per chi è ancora qua, ma va bene così. È il calcio, ci sono abituato”.

C’è il Como: passaggio di consegne con Fabregas?

Cesc Fabregas è uno dei tanti nomi che ultimamente sono stati accostati al Milan. “Se da parte mia c’è voglia di batterlo in segno di rivalsa? Se la motivazione fosse questa, sarei malato e dovrei andare in ospedale” ironizza Conceicao.

“La motivazione arriva dalla voglia di vincere una partita contro una squadra di qualità allenata da un bravo allenatore. Ma non è una sfida tra Conceicao e Fabregas” precisa l’ex Porto.

Rimonta quarto posto e il confronto con Leao

Visto il divario in classifica, il tecnico lusitano preferisce restare con i piedi per terra. “Champions? Lottiamo tutti i giorni per avere un’evoluzione come squadra. Ci concentriamo sul presente: ora c’è il Como, non pensiamo troppo avanti”.

Leao è stato decisivo una volta gettato nella mischia a Lecce. “È uno dei migliori del campionato italiano e può essere uno dei più forti del mondo. Ho parlato con lui, è molto disponibile, sta bene, sono molto diretto con lui e lui lo è me: è pronto ad aiutare la squadra dall’inizio o a gara in corsa”.

La posizione di Theo, Gimenez e… Sacchi

Di Theo dice: “Non posso castrare la sua capacità offensiva, devo trovare questo equilibrio per lasciarlo andare affinché riesca a essere decisivo”. Sulla possibilità di schierare Gimenez e Abraham insieme dal primo minuto: “Mi piace con con due giocatori davanti, ma dall’inizio penso di no”.

Infine un parola su Sacchi. “Se mi ha risposto? Questa è da chiedere a Ramazzotti (giornalista della Gazzetta, ndr). Ho stima grandissima per lui. Queste cose di messaggi è per i giovani, lui neanche li vede. Gli mando un abbraccio forte”.

Lopetegui e il retroscena sul mancato arrivo al Milan

La scorsa estate Julen Lopetegui sembrava dovesse essere il nuovo allenatore del Milan. Poi l’improvviso cambio di rotta quando ormai era tutto (quasi) fatto.

Al quotidiano spagnolo As l’ex ct delle Furie Rosse ha spiegato: “È stata una cosa strana e difficile da capire. Non era qualcosa contro di me, ma il frutto di una guerra interna in corso lì”.

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