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Milan: ecco Musah, il giramondo che si ispira a Yaya Touré: Pioli mi ha chiesto di giocare così

Nato a New York, cresciuto in Italia, approdato nelle giovanili dell'Arsenal ed esploso col Valencia: Musah ripercorre le tappe della sua lunga storia

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Continuano le presentazioni in casa Milan. Oggi è stato il turno di Yunus Musah, centrocampista classe 2002 acquistato dal Valencia. Tra le rivelazioni del Mondiale 2022 in Qatar con gli Stati Uniti, è approdato nel capoluogo lombardo per dare sostanza alla linea mediana di Stefano Pioli. Talento puro: non a caso, nel 2019, il prestigioso The Guardian lo inserì tra i migliori sessanta calciatori nati nel 2002. A vent’anni la sua vita potrebbe già essere raccontata in un libro: nato a New York da genitori di origini ghanesi, si trasferì da piccolissimo proprio in Italia, a Castelfranco Veneto entrando successivamente a far parte delle giovanili del Giorgione. Non è finita qui: nel 2012 volò a Londra con la famiglia, giocando con l’Academy dell’Arsenal. Insomma, un giramondo al servizio del Milan.

Musah: l’esperienza con Gattuso e l’argomento Milan

Il primo assaggio di Milan, Musah, lo ha avuto nella prima parte della scorsa stagione a Valencia, quando era allenato da Gennaro Gattuso: “Sì, mi parlava di ciò che succedeva al Milan. E mi dava consigli su come giocare da centrocampista. Con il vice Riccio, invece, scherzavamo proprio sul fatto che potessi giocare nel Milan quest’anno. Ed è successo”.

Musah, il prototipo del centrocampista moderno per Pioli

Quando gli viene chiesto che tipo di centrocampista sia, l’americano risponde così: “Mi piace fare un po’ di tutto. Giocare basso, essere aggressivo in difesa, ma anche portare avanti la palla con potenza”. Di gol, però, ne ha realizzati pochi. Solo due nelle 94 presenze collezionate al Valencia: il primo all’età di 17 anni e 338 giorni, diventando il più giovane calciatore non spagnolo ad essere andato a bersaglio con il Valencia.

Una storia incredibile, quella di Musah

Valencia è stata solo una delle tante tappe della vita già piena di Yunus. Da New York a Castelfranco Veneto, dal Giorgione al Milan, passando per l’Arsenal. Facendo tutta la trafila nelle selezioni giovanili dell’Inghilterra, prima di scegliere di rappresentare gli Stati Uniti. “È una storia molto bella – confessa -. Ho girato tanto dopo il Giorgione e ora sono tornato qui in Italia, al Milan, in un club con una storia immensa”.

Come giocherà Musah nel Milan: l’idea di Pioli

Musah rivela quali sono le intenzioni di Pioli in merito al suo utilizzo in campo: “Mi sta spiegando come vuole che giochi per essere d’aiuto alla squadra. Mi ha chiesto di giocare mezzala, aiutandomi anche a capire come inserirmi in area. Per me è una grandissima opportunità. Il mio idolo? Yaya Touré, tecnico e potenza. Dove posso migliorare? In fase di rifinitura e realizzativa”.

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