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Milan, Furlani comincia i casting per il ruolo di diesse e per la panchina: intanto Ibrahimovic è sparito, sarà addio?

Furlani è volato a Dubai per incontrare alcuni partner commerciali, poi tutto sul nuovo ds: intanto c'è già stato un primo contatto con Allegri. Giallo Ibra: che fine ha fatto?

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il futuro del Milan è nelle mani di Giorgio Furlani. L’ad, al momento a Dubai, è pronto a dare il via ai casting per diesse e allenatore una volta rientrato in Italia. Intanto è giallo Ibrahimovic: che fine ha fatto il senior advisor di RedBird?

Milan, via ai casting: Furlani a caccia del nuovo ds

In questo momento l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, si trova a Dubai per incontrare alcuni partner commerciali del club. Due giorni in Medio Oriente prima della full immersion che lo attende al rientro in Italia per la scelta di direttore sportivo e allenatore.

La priorità è individuare il dirigente cui spetterà attuare l’ennesima rivoluzione estiva. Tre i candidati: Tony D’Amico, Igli Tare e Fabio Paratici. Ma è l’ex Juventus a essere in pole: si prospettano giorni caldissimi ai piedi della Madonnina.

Primo contatto telefonico Furlani-Allegri: il punto

La Gazzetta dello Sport fa sapere che nei giorni scorsi l’ad ha avuto modo di stabilire un primo contatto telefonico con Max Allegri, il cui ritorno sulla panchina rossonera è associato all’arrivo di Paratici. Secondo la Rosea, è ancora prematuro parlare di trattativa tra le parti, ma i due hanno comunque avuto modo di conoscersi.

Insomma, un primo piccolo passo di avvicinamento. La certezza, in casa Milan, è che d’ora in poi non si può più sbagliare. Dopo l’accoppiata portoghese Fonseca-Conceicao, il futuro è nel segno del made in Italy. E Allegri rappresenta quella garanzia di cui il Diavolo ha tremendamente bisogno per rilanciarsi.

Ibrahimovic, il boss che non decide. Ed è pure sparito

Si definì “boss”, quando, interpellato da Boban sulle sue mansioni al Milan, Ibrahimovic rispose in maniera piuttosto piccata in diretta tv alla leggenda rossonera. A quanto pare, però, il boss e braccio destro di Gerry Cardinale non ha alcun potere decisionale in merito alla scelta del nuovo ds, che è poi fondamentale per il nuovo corso del Diavolo.

Non solo: lo svedese sembra pure essere sparito dai radar. Come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, sui social non è attivo da fine febbraio, non era allo stadio per Milan-Como, a Milanello non fa scalo da un po’ e, dopo la sovraesposizione mediatica per la presentazione dei nuovi acquisti e il playoff di Champions perso col Feyenoord, da circa un mese si sono perse le sue tracce nelle interviste del pre-partita, sostituito per la maggior parte delle volte da Moncada e in una circostanza da Furlani.

Che fine ha fatto Ibra? I possibili scenari sul futuro

Ufficialmente il senior advisor di RedBird è stato messo all’angolo – sì, capita anche a lui di alzare bandiera bianca – da un brutta influenza di stagione. Ma le voci nel capoluogo lombardo si rincorrono. Specie dopo la decisione di affidare a Furlani il compito di individuare il nuovo ds.

Ibra ha voluto defilarsi o è stato invitato ad accomodarsi in panchina? Iniziano a sorgere i primi dubbi sul futuro del ‘boss’. Non si è esclude che i poteri di Zlatan vadano incontro a un ridimensionamento o che addirittura la sua avventura da dirigente nel club di via Aldo Rossi sia agli sgoccioli.

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