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Milan, Giampaolo 'bacchetta' Piatek: "Non ha giustificazioni"

Il tecnico rossonero: "Con il Torino siamo stati imprecisi".

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Milan, Giampaolo 'bacchetta' Piatek: "Non ha giustificazioni" Fonte: 123RF

Durante la conferenza stampa in vista della gara contro la Fiorentina, Marco Giampaolo ha parlato della complicata situazione di Piatek: “Prima della gara di Torino era giustificato, perchè non ha avuto tante occasioni per segnare. Col Torino invece ne abbiamo avute diverse, quindi non si può giudicare allo stesso modo tutte le partite. Giovedì siamo stati imprecisi ma per buona parte della gara mi sono divertito, la squadra trovava certezze nelle giocate”.

“Gli attaccanti avevano giustificazioni perché non siamo riusciti a portare calciatori in zona offensiva in maniera pericolosa. A Torino questo non è successo. Le critiche erano giustificate nelle prime quattro giornate, a Torino no“.

I viola sono reduci dalla vittoria contro la Sampdoria: “Le gare sono tutte complicate, le gare te le devi sudare tutte. La mentalità che deve fare la differenza, rispettiamo ogni avversario al di là della posizione in classifica. Dobbiamo giocare con mentalità offensiva, con atteggiamenti per vincere“.

Negli ultimi giorni sono circolate diverse voci circa un possibile esonero ma la società ha ribadito la fiducia nei suoi confronti: “La fiducia non è qualcosa che ti regala perché sei bello, alto e con gli occhi azzurri. Per alcuni è il risultato, per altri è dare continuità al processo di lavoro. Tanti anno fa ho fatto il dirigente di una piccola, so come ragionano i club. Le valutazioni sono sui contenuti, se il club ha ritenuto di esporsi è perché avrà fatto le sue valutazioni”.

“Le critiche le capisco, il Milan ha una storia e ha milioni di tifosi. Capisco i malumori e le critiche, ho il dovere di continuare a lavorare. Bisogna cercare di migliorare le performance della mia squadra. Mi limito al mio compito”.

Giampaolo sta inserendo i nuovi innesti con molta cautela: “Hernandez è stato un mese e mezzo fuori: ha spessore fisico, impeto, strapotere, è un giocatore molto propositivo ma è stato fuori. Bennacer idem, Leao stesso discorso. Non c’è rammarico. Quelli che hanno giocato prima non sono calciatori da meno”.

“Il Milan non ha undici giocatori, con undici giocatori siamo morti. I nuovi sono disponibili ma devono continuare a fare allenamenti specifici. C’è da lavorare tanto, anche per i vecchi. Quando ci riferiamo a nuovi e vecchi parliamo di condizione fisica. Le sintonie devono essere sviluppate ancora, c’è tanto da fare”.

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