“Se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perché sono il numero 1, sono abituato. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente”. L’Ibraback è quasi maturo. Zlatan Ibrahimovic lancia la sfida a tutti, dice di essere guarito, incoraggia Leao e De Ketelaere, si sbilancia nei suoi consueti proclami un po’ da sbruffone e dà la scossa all’ambiente rossonero, depresso dopo gli ultimi tracolli.
- Milan, Ibrahimovic si sente ancora un Dio
- Milan, i tifosi si aggrappano al loro eroe
- Milan, le parole di Ibrahimovic dividono il mondo del web
Milan, Ibrahimovic si sente ancora un Dio
In tv Ibra è scatenato: “Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, libero in campo e fuori. Significa che sto bene, il recupero sta andando tutto secondo i piani, sta per cambiare la musica”. Poi arrivano parole dolci per i compagni in difficoltà: “Leao ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio. Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. De Ketelaere deve solo sbloccarsi, poi una volta che si sblocca parte tutto. Il mio futuro? A 41 anni ho ancora tante pagine da scrivere anche perché la qualità non scompare, A chi non crede in Dio, lo farò vedere in campo, non a parole”.
“Voglio dimostrare il mio talento tutti i giorni con grande voglia, ma non solo individualmente… l’obiettivo non è il mio ego. Ho 41 anni, gioco nel Milan e sono al top. Io voglio trasferire gli occhi sugli altri, sono qui per loro non per me. Se fosse per me sarei su un’isola con un sigaro. Se posso essere un esempio e un leader lo faccio”.
Milan, i tifosi si aggrappano al loro eroe
Fioccano i commenti sul web: “Guardo un campione 41enne che non deve più dimostrare nulla a nessuno avere più mentalità vincente, coraggio e fame di tanti giocatori 20enni. Grazie di esistere. Grazie di esserci per noi” e anche: “Zlatan incide più di Pioli con la sua grinta. La storia è questa. Non dovete valutarlo come calciatore, ma come il leader effettivo di questa squadra. Le parole al miele per Leao, così come l’anno scorso. Si prende tutta la baracca sulle spalle. Sono contento che sia tornato in gruppo in un momento così delicato”.
Milan, le parole di Ibrahimovic dividono il mondo del web
C’è chi scrive: “Grande Ibra ,bentornato, rientri nel momento più indicato perché un Milan del genere era da tempo che non si vedeva…”, oppure: “Attaccarsi ad ibra ora è appendersi ad un filo. Ma non c’è altro. Se regge e gioca, si tien duro fino al rientro di Maignan e qualche calciatore ad un certo punto dovrà pur entrare in forma, si può risalire”.
Il web è scatenato: “Grande. Come al solito si carica la squadra sulle spalle, sposta l’attenzione su di lui e di conseguenza deresponsabilizza i compagni per far sì che giochino con la testa libera” e ancora: “Io solo al pensiero di un tuo ormai prossimo ritiro inizio a piangere…”.
Numerose però le critiche, da chi lo considera ormai finito a chi ne dileggia la superbia: “Non avete capito, sta per tornare al festival di Sanremo, è solo li che può far cambiare la musica!” e infine: “Il numero uno che si prende i meriti per uno scudetto vinto soprattutto dai compagni (Maignan, Tomori, Tonali, Leao e Giroud su tutti) e in Europa appena si alza il livello si è sempre fatto ridere dietro.. continua con le pubblicità o il cinema che ti riescono meglio”.