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Milan: Ibrahimovic ha tenuto a rapporto Fonseca e la squadra, cosa ha detto ai senatori

Lo svedese ha fatto scalo a Milanello dopo il brutto ko in Champions contro il Liverpool: il discorso motivazionale del 'boss' in vista del derby

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il ‘boss’ è sceso in campo. Ieri mattina Ibrahimovic ha fatto scalo a Milanello per motivare la squadra in vista del derby dopo il brutto ko in Champions League contro il Liverpool. Un discorso motivazionale e un colloquio faccia a faccia con Fonseca prima della partita che, ancora, una volta può valere una stagione per il Diavolo. L’anno scorso il derby ha consegnato lo scudetto all’Inter, ora potrebbe segnare il futuro dell’allenatore portoghese.

Il ritorno di Ibrahimovic: la giornata di Zlatan a Milanello

La Gazzetta dello Sport ricostruisce l’Ibra-day presso il centro sportivo rossonero. Il senior advisor di RedBird, finito nel mirino delle critiche dei tifosi e anche di personalità illustri del mondo del calcio come Zorro Boban, si è palesato a Milanello intorno alle 10:00 a bordo della sua Ferrari. Nessuna fermata in sede, dove c’erano Furlani e Moncada: lo svedese ha raggiunto direttamente l’area spogliatoi. Lì ha tenuto un discorso motivazionale, costruttivo: ha sottolineato – senza toni feroci come nel post Parma – che la proprietà non è contenta dell’andamento della squadra e per questo motivo ha chiesto una scossa dal punto di vista del carattere e della personalità, perché il derby potrebbe rappresentare la svolta. Insomma, una vittoria per la classifica e per i tifosi, che hanno contestato i rossoneri dopo il ko in Champions.

Milan, che cosa ha detto Ibrahimovic ai senatori

Ambizioso, Ibra, lo è sempre stato da calciatore. E, forse, lo è ancor di più da dirigente. Perché ci ha messo la faccia e perché la parola sconfitta non è contemplata nel suo vocabolario. Ecco, allora, che ha rimarcato l’importanza del gruppo, il concetto di unità, fondamentale per uscire dalle sabbie mobili. Lo svedese è rimato fino al termine dell’allenamento, intrattenendosi anche con i senatori. La Rosea spiega che non sono stati dialoghi individuali mirati, ma parole di incoraggiamento. Un breve scambio di battute con i vari Maignan, Theo Hernandez, Leao, Reijnders e Morata per suonare la carica. Dopo aver pranzato a Milanello, il dirigente è andato via alle 15:00, non prima di essersi concesso ai tifosi.

Il faccia a faccia con Fonseca e cosa succede in caso di ko

Non poteva non confrontarsi anche con Fonseca, il braccio destro di Cardinale. Al portoghese ex Roma ha ribadito il sostegno della società, cui, però, devono far seguito i risultati. Subito. Già a partire dal derby. È chiaro, però, che si tratta di una fiducia a tempo. Perché in mancanza di un cambio di rotta, la società sarebbe inevitabilmente costretta a intervenire. Sono quattro i nomi caldi per l’eventuale dopo Fonseca. La pista italiana che porta a Sarri è sempre calda, ma piace anche Tudor che ha fatto molto bene con Verona, Marsiglia e Lazio. Quindi due soluzioni tedesche: Edin Terzic, che ha lasciato il Borussia Dortmund dopo averlo portato in finale di Champions League e l’ex Chelsea e Bayern Monaco Thomas Tuchel.

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