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Milan in crisi: Pioli non ci sta, si scatena il caos sul web rossonero

Rossoneri in crisi di gioco e risultati, ma il tecnico conferma la difesa a tre per la prossima partita contro il Torino: ironia e rassegnazione tra i tifosi milanisti

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Sette partite consecutive senza vincere, quattro sconfitte di fila tra campionato e Supercoppa, 19 gol subiti nelle otto gare disputate nel 2023. Le cose vanno tutt’altro che bene per il Milan di Pioli, che si appresta alla sfida interna contro il Torino con la consapevolezza di non poter più commettere pari falsi. Condizione fisica non eccellente, tenuta mentale insoddisfacente, infortuni eccellenti e mercato deludente: i motivi della crisi rossonera possono essere tanti, ma Stefano Pioli non si è mostrato preoccupato. «Io sono molto concentrato e motivato perché so con chi ho a che fare – ha provato a spiegare l’allenatore in conferenza – sono sereno. Questo è un momento che fa parte del calcio, è normale anche se più delicato di altri».

Milan, Pioli difende la svolta tattica

Molto probabilmente il tecnico rossonero riproporrà il modulo visto nell’ultimo derby contro l’Inter, con una inedita difesa a tre. Una svolta tattica che, almeno per ora, non ha convinto nessuno, anche perché la squadra che ha perso 1-0 contro i cugini è apparsa del tutto incapace di costruire gioco. Insomma, la macchina perfetta che era scattata dopo il lockdown fino a vincere il campionato sembra essersi davvero fermata. Il tecnico rossonero però non ci sta: «Non credo ci siano sistemi vincenti o perdenti, ma principi di gioco. E no, non credo che ci siano giocatori che paghino in particolare il nuovo assetto. Ho fatto le mie valutazioni, ci manca la costruzione dal basso e una fase difensiva più solida. Poi è chiaro che quando uno allena il Milan, gli elogi e le critiche siano sempre esagerate».

I tifosi del Milan non ci stanno

Tra le critiche “illustri”, sono arrivate quelle di Arrigo Sacchi, che ha parlato di due anni di lavoro sconfessati. Ma non solo: il web rossonero, in vista della ripresa del campionato, teme particolarmente la sfida contro il Torino. Ed in molti casi, i tifosi rossoneri si sono abbandonati all’amara ironia di chi è rassegnato. Come Maria Grazia: «Ma è il modulo a farfalla…di Oronzo Canà». Mentre Lauro è più greve: «Conta la motivazione e la voglia di vincere,qui è stata persa.cerchiamo di recuperarla». Filippo invece la butta sul ridere: «Va benissimo la difesa a 3, si sono visti i progressi! Da 4 gol contro la Lazio a solo 1 con l’Inter!!!». Allo stesso modo Andrea: «Perché non riproporre la partita con l’inter che è stata giocata benissimo e con un palleggio impressionante…».

Milan, web rossonero deluso da giocatori e mercato

Qualcun altro invece prova a dare qualche suggerimento di formazione, come Riccardo: «Basta metti Thiaw perché se becchiamo un altro goal di testa giuro che rischio il ban dalla vita». Giuliano invece tocca un nervo scoperto: «Mister facci sapere quando fanno pace tra di loro e ricominciano a giocare..il resto so tutte chiacchiere inutili». E Gabriele se la prende con tutta la rosa: «Cmq la panchina non è buona, i sostituti non sono all’altezza..appena manca un titolare o che sia in difesa o che sia a centrocampo è un casino». Allo stesso modo Angelo: «A parte il portiere (e non è che è stata sempre colpa sua, con Sassuolo e Lazio sempre in area da soli gli attaccanti) anche con i titolari non è che ha giocato bene e vinto e soprattutto convinto (cosa che quest’anno ha fatto solo il Napoli in serie A). C’è qualcos’altro all’interno suppongo, rinnovi, post mondiale o altro».

Il nuovo modulo del Milan sotto accusa

Claudio non è per nulla convinto del nuovo modulo: «Mah ha perso la bussola, non ha né i centrali ne gli esterni per il 352.Forse solo Hernandez ma cmq lo limiti nel fare il la doppia fase». Così come Luigi: «Cambiare modulo significa creare ancora più confusione, secondo me». Stefano invece ha un’altra spiegazione: «Penso sia successo qualcosa nello spogliatoio». Bernardo invece non è convinto della guida tecnica: «Quando ti fanno diventare più grande di quello che sei realmente o meglio credi di essere Grande». E Sergio rincara la dose: «Non è mai stato un vero allenatore, è un traghettatore; spesso è stato chiamato nella veste di pronto soccorso per salvare le squadre dalla serie B»

Milan in crisi: Pioli non ci sta, si scatena il caos sul web rossonero Fonte: Ansa

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