Il “disastro” Donnarumma è stato un affare in perdita per entrambe le parti. In primis per Gigio, che ora si trova senza squadra e senza nessuna big europea che abbia davvero bisogno di un portiere titolare (di sicuro non con quell’ingaggio); in secondo anche per il Milan, che magari con il rinnovo avrebbe potuto venderlo e ricavare un gruzzolo utilissimo per impostare la campagna acquisti necessaria ad affrontare in modo dignitoso la Champions League.
Dopo aver festeggiato l’atteso ritorno in Champions League, il Milan si appresta ora a programmare la nuova stagione tra operazioni di calciomercato in entrata e in uscita. Per poter rinforzare adeguatamente l’organico, infatti, il club rossonero dovrà prima liberarsi dei calciatori in esubero. In modo da liberare spazio salariale e tenere in salute il bilancio. Vediamo allora chi rientra nella lista dei cedibili del club di Via Aldo Rossi.
Andrea Conti
Reduce da 6 mesi al Parma, il terzino classe ’94 ha fatto ritorno alla base in virtù della retrocessione dei ducali, che non hanno così provveduto al riscatto obbligatorio in caso di salvezza. Si sperava in una rinascita dopo i tanti infortuni, ma anche qui è stato un buco nell’acqua. Contratto in scadenza nel 2022, al 30 giugno il suo valore a bilancio sarà di poco superiore ai 4 milioni di euro, cifra abbastanza abbordabile per i club interessati (Bologna e Genoa su tutti). Dalla sua cessione inoltre il Milan risparmierebbe anche 3,5 milioni di stipendio lordo per un risparmio totale di circa 8,3 milioni. Peccato però per non essere riusciti a recuperare un ragazzo che a Bergamo aveva incantato.
Mattia Caldara
Mai partita l’esperienza in rossonero di Caldara. Arrivato dalla Juve nell’affare Bonucci, mal si sposa con la difesa a 4 che il 95% degli allenatori utilizza, e complici gli interminabili problemi fisici questa è l’unica direzione ovvia. Il mancato riscatto da parte dell’Atalanta cambia poco le cose. Il centrale difensivo classe ’94 ha infatti un peso notevole sul bilancio del Milan. Il valore a bilancio è di 14 milioni, e i rossoneri dovrebbero studiare una formula alternativa (prestito con obbligo?) per evitare una minusvalenza. Che altrimenti sarebbe pressoché certa.
Diego Laxalt
Bene ha fatto Laxalt al Celtic, e anche se i biancoverdi non hanno intenzione di acquistarlo, la buona stagione gli ha offerto visibilità in Premier e in Liga. Per la gioia del Milan, desideroso di liberarsi di un calciatore che ormai non rientra nel progetto. Il terzino uruguaiano ha il contratto in scadenza nel 2022, per cui il suo valore a bilancio si è abbassato a 3,5 milioni di euro, cifra facilmente raggiungibile da vari club, soprattutto esteri ma anche di Serie A. Il suo spazio salariale, al momento è di 2,9 milioni lordi, e dunque unito al prezzo dell’eventuale cartellino il risparmio non sarebbe davvero male.
Samu Castillejo
Nonostante la stima di Pioli e il buon spazio avuto anche nell’ultima stagione, l’ex Villarreal sembra destinato a salutare Milanello e a fare ritorno in Spagna. Ai rossoneri basterebbero 7,5 milioni di euro per evitare la minusvalenza. Considerato anche il pedigree del ragazzo, buon giocatore ma non un fenomeno, la cifra è ritenuta congrua nella media nobiltà spagnola. Il suo stipendio è di circa 2,5 milioni (qualcosina di più).
Jens-Petter Hauge
Le opzioni sul tavolo sono tante per il norvegese. Bellissima prima parte di stagione, dalla seconda metà in poi non ha più visto il campo (chissà perchè poi). Prestito secco, prestito oneroso, pedina di scambio per De Paul: le soluzioni sono tante, ma anche la vendita diretta non è da scartare, considerando che il suo valore di mercato è di 12 milioni e che a bilancio ne pesa solo 4.
Hakan Calhanoglu
Qui la situazione è diversa, ma è un altro giocatore che sembra proprio che saluterà Milano. Il suo contratto infatti scade il 30 giugno e, nonostante la stima di Pioli e il suo tentativo di convincerlo a rimanere, il turco vuole più soldi. Sempre questione di soldi, in fondo, come lo è stato per Donnarumma. Sulle sue tracce c’è la Juve ma, come riporta CBS Sport, sul trequartista turco c’è anche l’Arsenal, che ha appena salutato Odegaard, tornato al Real Madrid dopo la fine del prestito.