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Milan, le bombe di Boban: avevo preso Dani Olmo e Szoboszlai, saltò tutto per colpa del club

I retroscena raccontati dall'ex dirigente accendono la miccia a due giorni dalla Finale di Coppa Italia per il Milan: tifosi infuriati contro Furlani

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sulle interviste ai grandi protagonisti

L’Addio al Milan per Zvonimir Boban è una questione ancora aperta. L’ex dirigente e calciatore, è tornato a parlare della sua esperienza da dirigente del club rossonero nel corso di un’intervista concessa al giornalista Andrea Longoni sul suo canale YouTube. Oggi presidente della Dinamo Zagabria, Boban ha raccontato i vari retroscena riguardanti la sua uscita dalla società del Milan che hanno scatenato una bufera sui social tra i tifosi.

L’attacco di Boban alla dirigenza rossonera

L’ex Boban ricorda ancora con astio le questioni passate al Milan, sottolineando che la vicenda giudiziaria non sia ancora definitivamente chiusa: “Sarebbe inelegante entrare nei dettagli, ma si è dimostrato che la giusta causa non esista. In secondo grado mi hanno tolto la parte che il Milan doveva pagarmi per il discorso reputazionale, quindi questo probabilmente non lo meritavo. Però la giusta causa non esiste ecco, però ora dobbiamo trovarci per chiuderla in santa pace come sarebbe giusto”.

Il rapporto con Moncada

Parlando del capo scout del Milan, Geoffrey Moncada, Boban ha riconosciuto le sue competenze nel settore dello scouting, pur ribadendo che le decisioni finali spettavano ad altri: “Geoffrey Moncada è un ottimo scout, un ottimo capo scout. Tutti gli uffici scout al mondo delle squadre importanti conoscono gli stessi giocatori, poi magari ogni quanto qualcuno arriva a questo o quello. Leao lo conosceva tutto il mondo, ed era importante capire se potesse cambiare certi atteggiamenti per giocare nel Milan, e lui è un ottimo scout.”

Spiega infine Boban: “Dopo i giocatori li sceglievamo noi, non lui, lui te li presentava ma non entrava mai, anche elegantemente, nel dirti ‘Questo sì o no’ perché non è il suo, che ne sa lui di cosa voglia dire giocare a San Siro o meno”.

Collaborazione con Maldini: “Un amore calcistico”

Boban ha poi raccontato del sodalizio lavorativo con Paolo Maldini, evidenziando come, nonostante alcune divergenze, vi fosse una forte sintonia professionale e personale: “Alla fine non abbiamo sbagliato degli acquisti noi. Certe cose si dicono per denigrare la forza del lavoro soprattutto di Paolo Maldini, io sono rimasto solo 7 mesi dove però abbiamo posto le basi. Con Paolo lavoravamo sempre insieme, anche se eravamo in disaccordo delle volte, ma c’era troppo amore tra di noi.”

Ed infine Boban ha svelato: “Maldini vedeva più i difensori, io capivo di più magari i centrocampisti, ma non c’è mai stato un giocatore preso senza che fossimo d’accordo.”

I rapporti con Giorgio Furlani e la proprietà

Nel corso dell’intervista, Boban ha evidenziato i contrasti con l’attuale amministratore delegato rossonero, Giorgio Furlani, e più in generale con la gestione della proprietà: “Con Saelemaekers fu strano, perché era chiuso a 6 milioni ma fu pagato 8. Non voglio essere inelegante, ma con Furlani ho fatto cose molto strane, perché lui doveva anche provare a convincere Singer di lasciarci una parte dei soldi delle cessioni Suso e Piatek”.

A quel punto Boban si è sfogato e ci è andato giù pesante nel racconto: “Io mi sono accorto subito che ci fosse qualcosa che non andava. Praticamente dovevamo lottare contro la nostra proprietà per il bene del Milan. Paolo mi sprona e così è iniziata la lotta. Ad agosto mi avevano tolto potere di firma. Mettevano paletti assurdi. Ho firmato 3 anni nonostante volessero 5: ripulire il primo, dare stabilità il secondo e competere il terzo. Ci vogliono anni minimo: loro dopo 3 mesi ci hanno quasi delegittimato con un’imboscata. Non è gente di calcio, non capiscono”.

Le trattative chiuse da Boban e fatte saltare dal Milan

Infine Boban ha rivelato di aver chiuso per due giocatori ma che il Milan, alla fine, abbia fatto saltare le trattative: “Avevo chiuso per Olmo, era fatto. Aspettavo l’ultima risposta della proprietà, che però non arrivò. Era chiaro che era no. Stessa cosa per Szoboszlai, chiudemmo a Innsbruck. Volevamo incontrare la proprietà per chiedere spiegazioni. Per 2 mesi non ci hanno risposto”.

I tifosi rossoneri si schierano dalla parte di Boban e contro Furlani

I tifosi rossoneri hanno scatenato una bufera sui social dopo aver sentito l’intervista di Boban: “Passare da Maldini e Boban a Furlani e Ibrahimovic è come fare un salto dalla serie A alla serie C.” E ancora: “Sfumazzanti e croccanti a puntino per le dichiarazioni di Boban”. C’è poi chi scrive: “Boban ha sbagliato con Giampaolo, ma la situazione del Milan che descrive è inquietante lo stesso, lo vogliamo capire?”

Non si placano gli animi sul web: “Maldini lo ha cacciato Cardinale. Boban ha avuto problemi con Elliot. Ogni 3×2 si cerca il colpevole, ma se ci guardiamo indietro, dal dopo Berlusconi in poi, sempre e solo una gestione imbarazzante. Però quando vincevamo lo scudetto, tutto apposto! Il Milan è marcio da tanto”.

I tifosi sostengono Boban: “Praticamente Boban ha detto tutto quello che le persone normali hanno capito da mesi, lo ha solo confermato. In mano a dei folli incompetenti, chissà quando ritorneremo”. E ancora: “Maldini e Boban avevano preso Dani Olmo e Szoboszlai a 20 milioni l’uno, li hanno cacciati per poi spendere 50 milioni su Chukwueze e Musah – e c’è ancora gente che difende questa società di peracottari incompetenti. Arriverà il giorno della Liberazione”.

C’è poi chi approva le parole di Boban: “Intervista a Boban semplicemente perfetta, da piangere! Bastardacci via dal Milan!” E ancora: “Boban e Maldini grandissimi dirigenti, peccato che dopo il Milan siano finiti uno a fare l’opinionista in TV come un ex giocatore qualsiasi e l’altro neanche quello perchè avrà sicuramente altri interessi. Non sono stati cercati da altri club. Sarebbe bello chiedere perché.”

L’unica pecca, secondo alcuni, è la tempistica che Boban avrebbe dovuto evitare in attesa della finale di Coppa Italia:Boban che bombarda il Milan, tipo i tedeschi a Verdun, due giorni prima di una finale di Coppa Italia è roba che forse manco alla Roma si vedrebbe. Ma tengo il condizionale, perché con questa piazza non si sa mai.”

Non ho mai avuto dubbi, né su Boban né tantomeno su Maldini, Zvone nell’intervista ha raccontato in che razza di condizioni lui e Paolo hanno dovuto lavorare, ed è stato anche fin troppo gentile a dire che questi speculatori semplicemente “non capiscono”, io avrei detto di peggio.

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Milan, le bombe di Boban: avevo preso Dani Olmo e Szoboszlai, saltò tutto per colpa del club Fonte: ANSA

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