Tanti personaggi in cerca d’autore, al Milan ancora non c’è un copione o una struttura. In tanti si stanno candidando per la prossima stagione, ma i nomi in cima alla lista continuano ad essere quelli di Paratici come ds e Allegri per la panchina. La scelta è delicata e nessuno in società vuole correre, per evitare di cadere poi al primo ostacolo. La decisione deve essere oculata per contribuire alla rinascita dei rossoneri. Il futuro di Conceicao è ancora incerto, al momento sembra più dentro che fuori, ma a due mesi dalla fine del campionato ancora qualcosa potrebbe cambiare.
- Paratici supera Tare, è lui l'uomo Milan?
- Allegri per ricostruire il Milan
- Come giocherebbe il Milan di Allegri?
Paratici supera Tare, è lui l’uomo Milan?
Il preferito dell’amministratore delegato Furlani al momento sembra essere Fabio Paratici, che sta scontando la squalifica sul caso plusvalenze. Dal 20 luglio sarà ufficialmente operativo, ma il Milan difficilmente potrebbe aspettare questa data. Una soluzione potrebbe essere quella di dargli un ruolo da consulente esterno. Le prossime settimane saranno decisive, ma l’ex Juve per ora pare il preferito rispetto a Tare e D’Amico. E a confermarlo sarebbe anche un incontro che il dirigente avrebbe avuto con Furlani, come riporta Repubblica.
Allegri per ricostruire il Milan
Dopo l’addio di Pioli il Milan non è riuscito a ritrovare più una guida. Fonseca non è mai entrato nei cuori dei tifosi, Conceicao è partito forte con la conquista della Supercoppa italiana, ma poi si è perso un po’ per strada. Ora nella società rossonera la domanda sorge spontanea: ripartire con Sergio o senza? Per favorire una ricostruzione totale, il club potrebbe affidare la panchina anche a un “uomo fidato” e conosciuto da quelle parti: Massimiliano Allegri, che già stato avvistato. Dopo l’addio con la Juve, Max non ha più trovato panchina e si è dedicato al riposo. Ora però l’interesse del Diavolo è concreto.
Come giocherebbe il Milan di Allegri?
Questa è una domanda che non può avere una risposta scontata. Allegri ha dimostrato negli anni di sapersi adattare ai giocatori che ha a disposizione. Non ha mai fatto prevalere il proprio io a quello della squadra. In carriera ha cambiato molti moduli, non è integralista, varia dalla difesa a tre a quella a quattro. Insomma, per capire lo schieramento dovrebbe prima conoscere i suoi ragazzi.
Non è un allenatore che ama stravolgere le idee tattiche, quindi probabilmente partirebbe dal 4-2-3-1, lavorando sulla fase difensiva e magari passando a un centrocampo a tre. Poi molto dipenderebbe dal mercato. Ad oggi è la soluzione migliore per non snaturare tutti i giocatori offensivi e più qualitativi come Pulisic e Leao. Allegri è un mister che ama il gesto tecnico, quindi niente “giocate preconfezionate” e più libertà. Ora non resta che attendere qualche mese per capire se il Diavolo sarà di Max.