Il terzino del Milan e della nazionale italiana Alessandro Florenzi è stato intervistato oggi da Skrill.com. Nel corso dei suoi interventi ha espresso grande ammirazione e rispetto per la casacca rossonera, nonostante questi primi mesi a Milano siano stati pieni di problemi fisici:
“Ho trovato il club molto ben organizzato. Sono stato trattato sempre bene in diversi club durante gli anni, e il Milan rientra tra questi. Il gruppo è solido, tutti mi hanno accolto bene e sto vivendo una grande esperienza. Ho ricevuto la chiamata dal Milan e ho scelto di venire qui perché sono stati la squadra a volermi di più. Quando penso al Milan mi vengono subito in mente tutti i campioni che sono passati qua e hanno indossato questa maglia. Sono stato abbastanza fortunato di incontrare e conoscere uno di loro: Paolo Maldini. È una leggenda di questo club, ha la stessa aura che Torri e De Rossi hanno alla Roma. Uomini come loro io li chiamo gli intoccabili, non solo per quello che hanno dato ai loro club ma anche a tutto il calcio italiano. La storia del Milan è piena di trionfi. L’obiettivo è quello di onorare questa storia, costruendone una nostra e riportando il nome del Milan di nuovo al top. È un obiettivo che il club si è posto, è quello che i tifosi vogliono ed è un qualcosa che noi giocatori proveremo a raggiungere. Proverò ad aiutare il club a tornare dove gli spetta. Sono parte di una squadra e di un bellissimo gruppo. È sempre importante mettere in primo piano il “noi” piuttosto che “l’io”. Sono a completa disposizione del mister e dei miei compagni. Al momento sto giocando alto a destra, sulla fascia, ma sono pronto a scendere in campo ovunque. L’importante è essere sempre pronti quando si viene chiamati in causa”.
Florenzi è arrivato al Milan dopo aver vinto l’Europeo con l’Italia. Nonostante non fosse il titolare nel ruolo, si è ritagliato un ruolo anche nella finale contro l’Inghilterra:
“Vincere qualcosa con la nazionale è un’emozione indescrivibile. Abbiamo passato 50 giorni tutti insieme, siamo stati più che compagni di squadra: avevamo creato una famiglia. Non è stato un viaggio facile, specialmente per me, ma abbiamo tutti lavorato verso la stessa direzione, alla ricerca di un sogno”.