In vista dell’inizio ufficiale della nuova stagione il Milan sta continuando a dare segnali positivi. Tra sensazioni in allenamento e risultati nelle amichevoli, i rossoneri stanno dando le risposte che Stefano Pioli stava cercando.
Milan, la certezza di Pioli su cui ripartire
Sulla base di quest’ultime e di quanto fatto la scorsa stagione, parlando di ciò che attende il Milan l’allenatore ex Inter e Fiorentina è certo di una cosa.
“Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato” è la convinzione esternata da Pioli a DAZN.
Cosa non può mai mancare al Milan per Pioli
Fondamentale però, per dar seguito ai successi conseguiti nel 2021/22, è che la squadra non perda di mordente e determinazione.
“Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull’intensità. L’intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell’allenamento” è il pensiero di Pioli.
Nuova stagione, il momento chiave per Pioli
Solo con la giusta fame e la giusta cattiveria il Milan potrà riprendere il filo interrotto qualche mese e cominciare ad inanellare fin da subito vittoria importanti in una stagione che Pioli ha già inquadrato.
“Sarà unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio” ha affermato il tecnico classe 1965 che poi non si è potuto sottrarre dal trattare il tema scudetto ribadendo quale sia stato il momento decisivo.
“Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perché ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello. […] Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto”.