In attesa di capire come sarà la ripartenza sul campo, dopo che il 2022 si era concluso con la sofferta affermazione sulla Fiorentina seguita al grigio pareggio di Cremona, il Milan rischia di trovare nella calza della Befana un brutto imprevisto sul fronte calciomercato, in particolare alla voce rinnovi.
La trattativa per prolungare il fin qui fortunatissimo soggiorno di Olivier Giroud a Milanello sembra infatti essersi arenata bruscamente, al punto da rendere difficile immaginare margini di riapertura almeno a breve termine.
- Il Milan gela Giroud: frenata sulla trattativa per il rinnovo
- Mercato Milan, per Giroud c'è la tentazione Premier League
- Milan, il futuro di Leao è in standby: fissato per gennaio l'incontro decisivo
Il Milan gela Giroud: frenata sulla trattativa per il rinnovo
Secondo quanto riportato da Sportitalia, tra le parti sarebbe calato un preoccupante gelo dopo il secco no con cui il centravanti francese e il suo agente Michael Manuello hanno risposto alla proposta formulata dai dirigenti del Milan per convincere il campione del mondo 2018 ad allungare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.
Il direttore sportivo Frederic Massara e il responsabile dell’area tecnica Paolo Maldini hanno messo sul piatto un annuale con opzione sulla seconda stagione da 2,5 milioni netti, più bonus legati al rendimento personale e ai risultati di squadra, scenario molto lontano non solo dalla controproposta di Giroud, ma anche da quanto il francese si sarebbe aspettato.
Il francese non sembra infatti voler scendere da quota 4,5 milioni netti e punta a firmare direttamente un contratto di almeno due anni.
Mercato Milan, per Giroud c’è la tentazione Premier League
Dopo 18 mesi nei quali l’ex Arsenal e Chelsea ha fatto valere il proprio peso non solo sul campo, risultando fondamentale nella conquista dello scudetto 2022 da parte del Milan, ma anche all’interno dello spogliatoio, Giroud si aspettava quindi più considerazione da parte della società, senza contare che a indispettire il francese, sempre secondo Sportitalia, sarebbe anche il contratto fatto firmare solo la scorsa estate a Divock Origi, ovvero un quadriennale da 4,5 milioni netti, che per il momento il belga non è riuscito a legittimare sul campo con un rendimento all’altezza, anche a causa di numerosi infortuni.
Non sembra comunque palesarsi all’orizzonte il rischio concreto di una rottura immediata, sebbene sullo sfondo, oltre alla volontà della moglie di Giroud di lasciare Milano, sembri stagliarsi la tentazione del francese di tornare a giocare in premier League. Inoltre l’avvicinarsi della scadenza, il fatto che dal 1° febbraio Giroud potrebbe essere libero di firmare con un altro club, oltre che l’imminente ripresa dell’attività, consigliano ai dirigenti del Milan di evitare di far scoppiare il caso nelle prossime settimane, durante le quali andrà anche verificato l’immediato reinserimento di Giroud nella realtà rossonera dopo la delusione per la sconfitta nella finale del Mondiale contro l’Argentina e in particolare dopo la sostituzione subita sul finire del primo tempo.
Milan, il futuro di Leao è in standby: fissato per gennaio l’incontro decisivo
Dal canto proprio, Maldini e Massara sono chiamati a rispettare il tetto alle spese e soprattutto agli ingaggi imposto dalla proprietà, che non sembra prevedere eccezioni per giocatori over 30. Pare quindi difficile immaginare che da Via Rossi possa arrivare a breve un’offerta all’altezza delle aspettative di Giroud, che compirà 37 anni il prossimo 30 settembre, anche alla luce del fatto che i dirigenti del Milan sono impegnati parallelamente anche in un altro paio di delicate trattative, quelle che riguardano i rinnovi di Ismael Bennacer e Rafael Leao. Per il regista algerino, che andrà a scadenza nel 2024, si respira ottimismo dopo l’ultima offerta del Milan, che prevede un ingaggio da 4 milioni netti più bonus.
Situazione come noto più complessa quella che riguarda Rafael Leao, anche a causa della multa che il numero 17 rossonero dovrà pagare allo Sporting per lo svincolo “coatto” del 2020 e pari circa a circa 19 milioni di euro. Il Mondiale in Qatar non è stato per Rafa la vetrina sperata, ma alcuni top club europei sono comunque alla finestra, pronti ad approfittare dell’eventuale rottura con il Milan: a gennaio è previsto un incontro con i rappresentanti del giocatore, compreso il padre, al quale verrà presentata una proposta d’ingaggio da circa 7 milioni più bonus.
Basterà? Tifosi e società se lo augurano, nella speranza anche che nel mentre non sia già scoppiato il caso Giroud, che con Rafa ha mostrato di avere un ottimo feeling in campo e fuori.