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Milan: tracollo e nervosismo nel derby, ma ora serve una reazione

Le ultime partite di campionato diranno se i rossoneri hanno ancora le necessarie energie fisiche e psicologiche per puntare a uno scudetto che manca da 11 anni.

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La Coppa Italia sarà pure una competizione ritenuta minore dalle big per quasi tutto l’anno, ma quando si arriva al dunque non lo è più e ieri sera Inter e Milan hanno dato il meglio di loro stesse per vincere il loro quarto derby stagionale e approdare alla finale. E a uscirne con le ossa rotte è stato il Diavolo capolista della Serie A, sconfitto 3-0 e con il grosso rimpianto del gol di Bennacer annullato per il fuorigioco di Kalulu giudicato attivo dall’arbitro Mariani.

Milan: tanti tiri verso la porta ma poca concretezza

Il risultato della partita di ieri è una mazzata sul collo dei rossoneri, arrivato dalle distrazioni difensive che hanno consentito agli avversari di colpire sempre al momento giusto, ma è anche abbastanza esagerato, considerando che le conclusioni dei rossoneri verso la porta sono state ben 19, delle quali 14 nel secondo tempo, mentre quelle nerazzurre 10, delle quali 3 nella ripresa.

Poi, che l’attacco continui a non finalizzare quello che produce è un altro discorso: è accaduto all’Inter per oltre un mese, sta accadendo ora al Milan. Sono i cicli di una stagione. Inoltre, il Diavolo è pur sempre in testa al campionato a cinque partite ancora da giocare (sei per i “cugini”, considerando il recupero di Bologna).

Milan: serve recuperare le energie fisiche e psichiche

La cosa essenziale, adesso, è non farsi prendere dal nervosismo e restare in fiducia in vista dei prossimi impegni di campionato. E questo stato d’animo dovranno infonderlo ai calciatori una bandiera come Paolo Maldini, impersonante la dirigenza, ma soprattutto il tecnico Stefano Pioli, che però ieri si è lasciato andare lui stesso al nervosismo abbandonando stizzito l’intervista in diretta tv dopo aver visto le immagini del gol annullato a Bennacer.

Una reazione mai vista prima da parte di un tecnico che evidentemente ha accumulato dentro di sé tanta rabbia per i tanti torti arbitrali subiti durante questa stagione e che ieri sera ha tirato fuori tutta in una volta.

Milan: come può essere determinante il fattore Ibrahimovic

E poi c’è la questione della vendita della società, che non può non influire sul rendimento dei calciatori. Ma il Milan quest’anno ha sempre saputo risollevarsi dopo i momenti difficili e si vedrà subito dalla trasferta all’Olimpico contro la Lazio se alla squadra sono rimaste energie fisiche e psicologiche sufficienti per puntare a quello scudetto che manca da 11 anni. Infine c’è un altro fattore che può ricostruire il morale ora a pezzi dei rossoneri dopo il tracollo di ieri: si chiama Zlatan Ibrahimovic.

Il fuoriclasse svedese è molto vicino alla squadra anche quando non gioca ma la sua assenza in campo si fa sentire eccome, soprattutto in zona gol, visto che Giroud, pur decisivo in un derby di campionato, è ben lontano dal rendimento che ci si attendeva da lui. Adesso, essendo infortunato, non può fare altro che lo psicologo: solo da lì, per ora, possono arrivare le magie di Ibracadabra.

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