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Milan, un ex rossonero si lancia in previsioni incoraggianti

Il superbo avvio in campionato della compagine meneghina ha messo d’accordo tutti sulle possibilità della squadra di Pioli in questa stagione.

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Non ci sono dubbi: con tre vittorie in altrettante uscite in Serie A, il Milan ha subito lasciato intendere di voler fare sul serio e lottare fino all’ultimo per lo scudetto.

Fra le big, solo Roma e Napoli sono state in grado di tenere il passo della banda di Pioli, apparsa affamata, coesa e decisa a impressionare fin da subito le maggiori contendenti al successo finale.

Non solo queste però sono rimaste colpite dal ruolino di marcia del Milan. Anche un ex bandiera del “Diavolo” è rimasta infatti estasiata dalle performance di Giroud e compagni, uomini che, stando ad Andriy Shevchenko, quest’anno potranno togliersi belle soddisfazioni.

“Mi ha colpito del Milan l’essere una squadra viva, con un gran bel ritmo. Una squadra piacevole da vedere, che gioca con facilità e che altrettanto facilmente riesce a costruire ottime azioni. Crea, gioca in verticale, prova sempre a controllare, ha tante soluzioni. Mi piace, sarà lì fino alla fine per provare a vincere lo scudetto” ha commentato alla Gazzetta dello Sport l’ucraino dopo aver assistito in tribuna al 2-0 sulla Lazio.

Le rivali? L’Inter, che ha cambiato molto ma resta competitiva. E poi il Napoli, la Roma. E anche la solita Juve che è partita male ma sa sempre come rialzarsi. Vedo grande equilibrio, sarà ancora più bello proprio per questo”.

Il Milan però quest’anno sarà impegnato anche sul fronte europeo in Champions League, competizione dove, seppur all’interno di un gruppo di ferro con Liverpool, Atletico Madrid e Porto, i rossoneri secondo Shevchenko possono dar fastidio.

“Il gruppo è il più tosto in assoluto e la Champions è diversa da tutto. Non è un dramma se escono, non potrà mai essere considerato un fallimento. La squadra è competitiva e ha chance di passare il turno. L’entusiasmo di ritrovarla dopo anni darà una spinta in più, tutto potrà succedere. E poi vediamola anche dalla parte degli avversari: pescare il Milan in quarta fascia è una sfortuna, per loro”.

L’ex c.t. dell’Ucraina ha poi voluto dire la sua su alcuni singoli che, nel corso della stagione, potrebbero decisamente fare la differenza nello scacchiere tattico di Pioli.

“Prima mancava un simbolo, ed è tornato Ibra. Lo conosco, è la testa che lo rende ancora così competitivo, l’ambizione di voler essere ancora determinante. E potrà esserlo, non per 60 partite ma in quelle in cui ci sarà, sì. E sarà decisivo anche in spogliatoio: è un leader, sa come guidare i più giovani” ha affermato “Sheva” prima di dire la sua su due nuovi arrivi e una possibile sorpresa.

Giroud è uno che lotta per la squadra, darà tanto, ma questo può essere l’anno di Tonali. Ha fatto vedere di poter essere un giocatore importante, ha davanti margini di crescita enormi. Può diventare un grandissimo. Bravo anche Maignan, non si vince lo scudetto in Francia davanti al Psg per caso” ha chiosato l’ex bomber rossonero.

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