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Milano-Conegliano, gara-2: Egonu non molla lo Scudetto e sfida le Pantere, al Forum è record di presenze

Dopo il 3-1 nella sfida d'esordio in casa, Haak e compagne cercano l'allungo: Sylla, Orro e Danesi s'aggrappano a Paoletta (e ai 12mila) per pareggiare i conti nella serie.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Ad Assago sarà festa per 12mila. Anche più. Polverizzato il precedente record di presenze in una finale Scudetto che resisteva dal 2000, dagli 11.150 spettatori che gremirono il PalaPentimele per la sfida tra Reggio Calabria e Modena. Stavolta il teatro dei sogni è il Forum di Assago, nell’hinterland milanese. Oltre 12mila i biglietti staccati per la supersfida tra Paola Egonu e Isabelle Haak, tra Myriam Sylla e Gabi, tra Anna Danesi e Moki De Gennaro. Milano-Conegliano, il fior fiore del volley di club italiano, al secondo atto della finale per il tricolore.

Volley, vittoria in gara-1 per Conegliano su Milano

Il primo se l’è aggiudicato il dream team di Santarelli, seppur tra i patemi, concentrati soprattutto dal primo al terzo set. Tre a uno il finale, con Haak premiata come MVP della serata. Il titolo di top scorer, invece, se l’è aggiudicato Egonu: 33 punti per Paoletta, ancora una volta devastante. Ma la capacità di Conegliano di “assorbire” colpi è proverbiale, così come la sua capacità di tirar fuori il meglio da ogni componente del sestetto. Zhu Ting e Gabi le straordinarie “scudiere” della svedese in una sfida che ha esaltato, una volta di più, i tifosi della corazzata veneta.

Il tabù Pantere per Egonu: sette ko su sette in stagione

La ricetta per provare a pareggiare i conti l’ha illustrata Alessia Orro già al termine della prima sfida: alzare la qualità in battuta e aumentare il ritmo delle giocate. Fosse facile. Milano ci prova praticamente dall’inizio della stagione e sin qui le è sempre andata male contro Conegliano. Il primo ko a Courmayeur, prima ancora dell’inizio del campionato. Poi in Supercoppa a Roma, i due in regular season, un altro ancora al Mondiale per Club, quindi quello in finale di Coppa Italia e l’altro in gara-1 della finale Scudetto. In totale sette vittorie su sette per Conegliano. Ma Milano non s’arrende.

La supersfida tra tecnici: Lavarini contro Santarelli

Il tecnico milanese Stefano Lavarini predica fiducia: “Gara-1 ci ha dato due conferme importanti: possiamo giocare alla pari con Conegliano, ma dobbiamo essere in grado di farlo per tutta la durata del match. Potremo contare sul sostegno del nostro pubblico, lotteremo insieme, su ogni singolo pallone”. Quel diavolo di Daniele Santarelli, coach di Conegliano, ha pronto l’ennesimo trappolone: “Milano ci ha messo molto in difficoltà specie nei primi set grazie ai propri punti forti e di sicuro le nostre avversarie proveranno a dare il massimo per portare a casa gara-2. Dobbiamo confermare l’approccio di gara-1, adottando qualche accorgimento dal punto di vista tattico per limitare i loro attaccanti, ma soprattutto avendo sempre bene il focus sul nostro gioco”.

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