I nostalgici del calcio che fu hanno storto da tempo il naso, sin da quando la vecchia Coppa Intercontinentale, sottolineata dal suono continuo delle trombette di Tokyo, venne mandata in pensione dalla Final Four delle migliori squadre del mondo.
- La nuova formula del Mondiale per club
- Inter già sicura di partecipare
- I criteri per assegnare i punti
- Tre italiane in corsa per un posto
- Duello Juve-Napoli con il ranking Uefa
La nuova formula del Mondiale per club
Formula che è stata man mano allargata e aggiornata, fino a quella che vedrà per la prima volta vita nel giugno 2025, per la quale la griglia non è stata ancora completata. Questa edizione sarà la prima con il nuovo formato a 32 squadre: in omaggio alla richiesta, proveniente praticamente da tutto il mondo del calcio, di giocare di meno. Ma la Fifa non ha sentito ragioni. Nel 2021 avrebbe dovuto svolgersi in Cina un’edizione con un formato a 24 squadre, ma l’edizione è stata cancellata a causa della pandemia di Covid-19. La Uefa si è aggiudicata il numero maggiore di posti, con dodici, mentre la Conmebol è la seconda con più posti, sei. L’Afc, la Caf e la Concacaf hanno quattro posti ciascuna, mentre l’Ofc e la federazione del paese ospitante (in questo caso gli Usa) hanno un posto a testa.
Inter già sicura di partecipare
Per quanto riguarda Uefa e Conmebol, parteciperanno le vincitrici della principale competizione per club confederale nel periodo 2021-2024, con le squadre aggiuntive da determinare da un ranking per club basato sullo stesso periodo di quattro anni. La domanda quindi resta aperta: chi va al Mondiale per club? Per quanto riguarda le italiane, i giochi sono tutt’altro che fatti, ed in corsa c’è anche la Juventus, nonostante non sia in Champions quest’anno. Delle squadre di serie A, solo l’Inter è sicura di partecipare alla rassegna che si terrà tra giugno e luglio: Milan e Napoli inseguono per strappare ai bianconeri l’altro posto per le italiane. Sarà un testa a testa all’ultimo punto.
I criteri per assegnare i punti
Come spiega la Gazzetta dello Sport, i criteri per definire i partecipanti non sono stati ancora fissati: contano i risultati in Champions, ma bisogna capire a quale ranking fare riferimento. La prima idea era applicare il ranking Uefa per club: 2 punti per vittoria, 1 pari, 4 partecipazione, 5 per gli ottavi, 1 per quarti, semifinali e finali. Ma, sempre stando a quanto riporta la Gazzetta, a Zurigo è spuntata una proposta diversa per premiare di più i successi: 3 punti vittoria, 1 pari, 5 per la partecipazione e basta bonus.
Tre italiane in corsa per un posto
Sono dunque quattro le squadre della Uefa qualificate di diritto: Chelsea, Real e City sono sicure, una si aggiungerà a fine stagione. Gli altri 8 posti sono assegnati in base al ranking, ma con un limite: non più di 2 squadre per nazione. L’Inghilterra ha dunque esaurito i posti, a meno che Arsenal, Newcastle o Manchester United non vincano questa edizione della Champions. In base al nuovo regolamento, che comunque non è stato ancora approvato dalla Fifa, la classifica attuale in base al ranking Fifa sarebbe la seguente: Bayern 102, Psg 73, Inter 70, Porto 63, Borussia 62, Barça 59, Juve 52, Benfica 49, Ajax 47. Con tanti derby in ballo. Per quanto riguarda la serie A, in lizza il Milan (39) e il Napoli (38). Pioli e Garcia hanno a disposizione 9 punti nei gruppi: vincendo sempre possono arrivare a 48 e 47. E poi ci sarebbe l’eliminazione diretta, con la conseguente possibilità di superare la Juventus a quota 52.
Duello Juve-Napoli con il ranking Uefa
Le cose potrebbero invece cambiare se si facesse riferimento al ranking Uefa. Fermo restando le tre qualificate, la classifica sarebbe la seguente: Bayern 90, Psg 70, Inter 65, Borussia e Porto 57, Atletico 51, Benfica 49, Juve 47, Salisburgo e Ajax 39. Quasi la stessa, con il Milan a 37 ed il Napoli a 33. Gli azzurri dunque perderebbero qualche punto, fattore che favorirebbe la Juventus in quanto il Milan rischia di non passare il turno. Di conseguenza per il Napoli sarebbe comunque difficile, ma non impossibile, scavallare quota 47. Una sfida nella sfida.
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