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Mondiali femminili 2023, si chiude la diatriba tra la Rai e la FIFA: la decisione sui diritti tv e streaming

La manifestazione sarà trasmessa in chiaro e si svolgerà dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Nei paradossi Rai, avevamo inserito anche questa vicenda che si è risolta – dopo una contrapposizione feroce con la FIFA che aveva alzato il prezzo – anche la diatriba sull’acquisto dei diritti per i Mondiali di calcio femminile, avvenuta solo poche ore fa.

Troppo o poco, viale Mazzini ha deciso di procedere acquisendo i diritti multipiattaforma in esclusiva per l’Italia.

La Rai acquista i diritti tv del Mondiale femminile

Quindi la Rai trasmetterà in tv e streaming le partite che vedranno l’Italia femminile tentare di superarsi, dopo la crescita notevole del movimento soprattutto sull’onda dei successi di Francia.

Una compagine che ha brillato, e non poco, di luce propria complice l’impegno civile e sindacale della capitana Sara Gama e la guida illuminata della ct Milena Bartolini, che non si è mai sottratta a rendere centrale nell’agenda dei media il calcio femminile. Ebbene, di questi Mondiali – quasi oscurati, appannati – si dibatte sui social il perché e il come non possano essere trasmessi. E questo è quanto.

Il Mondiale di calcio femminile

Il Mondiale di calcio femminile si disputerà dal 20 luglio al 20 agosto in Australia e Nuova Zelanda; si tratta della competizione di maggior prestigio per le Azzurre che hanno centrato un traguardo prestigioso, considerato quanto poco sia stato seguito e sostenuto fino a pochi decenni fa il lato femminile del calcio.

La proposta alla Fifa

Anzi, per questa questione si era aperto un fronte con il presidente Gianni Infantino, il quale intervistato nel programma “La politica del pallone”, Rai Gr Parlamento, aveva definito le offerte fino a quella ufficializzata:

“Al limite del vergognoso, circa 200 volte in meno rispetto a quello maschile considerando che l’Italia femminile al Mondiale c’è, al contrario del calcio maschile. Non chiediamo che venga pagato quanto quello maschile, ma che si rispettino le donne che fanno questo sport”.

Anche Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, è intervenuto sulla questione, commentando sui social l’importanza di un obiettivo comune teso a valorizzare le Azzurre.

La protesta di Rosella Sensi

Ad accompagnare le parole del ministro, ci sono state e ci sono nomi autorevoli del mondo del calcio. Rosella Sensi, ex presidentessa della Roma e a capo del Dipartimento Calcio Femminile della Lega Nazionale Dilettanti, dai suoi account social, aveva deciso di rompere il silenzio e unirsi al coro di protagonisti del nostro calcio per protestare:

“Quattro anni fa le ragazze Mondiali ci fecero emozionare – scrive l’ex presidente giallorosso su Instagram – dando uno slancio decisivo alla promozione e alla diffusione del calcio femminile in Italia. Oscurare il Mondiale di Australia e Nuova Zelanda sarebbe un enorme passo indietro che vanificherebbe tutti gli sforzi quotidiani che si stanno facendo. Spero che si trovi in fretta una soluzione perché l’Italia femminile merita di avere la giusta copertura televisiva: un Mondiale è sempre un Mondiale, soprattutto con l’Italia in campo. Mostrare le Azzurre è un diritto ma soprattutto un dovere”.

L’indignazione dei campioni del mondo

Un movimento, per nulla silente, di protesta che aveva coalizzato figure del calibro degli ex campioni del Mondo come Marco Materazzi e Fabio Cannavaro, protagonisti della notte di Berlino nel 2006.

“In qualità di ex campione del mondo vorrei spendere qualche parola sul Mondiale femminile: trovo assurdo che non possiamo vederlo. Una grande competizione come questa è per le persone che sognano, sia chi lo gioca che chi lo vive da casa. Bisogna poterlo ammirare, prendiamo questi cavolo di diritti!”, l’appello lanciato da Marco Materazzi per l’acquisto dei diritti televisivi del mondiale femminile.

Anche il capitano della Nazionale 2006, Fabio Cannavaro, aveva preso posizione su questa situazione paradossale:

“Giocare un Mondiale è bellissimo, è il sogno di tutti quanti. Ma anche guardarlo da casa per parenti, amici e tifosi. La Nazionale di calcio femminile merita sicuramente di andare in tv, queste ragazze ce la mettono tutta e noi vogliamo poterle seguire durante le gare”.

Il calendario delle Azzurre

L’Italia delle Azzurre, risolta speriamo definitivamente la questione, esordirà nel “Gruppo G” il 24 luglio (ore 7 italiane) ad Auckland con l’Argentina per poi affrontare Svezia e Sud Africa a Wellington rispettivamente il 29 luglio (ore 8.30 italiane) e il 2 agosto (ore 8 italiane).

Questo il calendario degli appuntamenti delle ragazze:

  • Italia-Argentina 24 luglio ore 8 circa italiane
  • Svezia-Italia 29 luglio ore 9:30 circa italiane
  • SudAfrica-Italia 2 agosto ore 9:30 circa italiane

I Mondiali di calcio femminili saranno trasmessi in chiaro dalla Rai. La manifestazione è in programma dal 20 luglio al 20 agosto 2023 in Australia e Nuova Zelanda. E vogliamo sperare dia lustro alle Azzurre e alla loro tenacia, anche nel sostenere questo ennesimo affronto.

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