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Mondiali indoor, Zaynab Dosso argento con tanti rimpianti: “Ho sbagliato la partenza”. Simonelli quarto

Argento nei 60 piani a Nanchino per Zaynab Dosso: aveva i migliori tempi dopo batterie e semifinali, ma la svizzera Kambundj le ha portato via l’oro per due centesimi.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ha l’argento vivo addosso Zaynab Dosso, ma anche un po’ di rimpianti per quei due centesimi che l’hanno divisa dalla possibilità di centrare un oro che avrebbe avuto un valore e un significato storico. Alla fine per l’upgrade rispetto al bronzo di Glasgow di due anni fa è sotto gli occhi di tutti: la svizzera Mujinga Kambundj le toglie la soddisfazione di cogliere il metallo più prezioso, ma l’argento vale tanto, ancor più pensando al fatto che più d’uno aveva fatto la bocca a una medaglia d’oro che per quanto visto era abbondantemente alla portata.

Secondo posto e rimpianti per Dosso ai Mondiali indoor

Difficile dire dove Zaynab ha perso l’attimo: a conti fatti quel tempo di reazione in partenza (0.180) gli è costato caro, perché anche a occhio nudo si è visto come sia uscita dai blocchi meno bene rispetto a quanto fatto in batteria e in semifinale (dove già aveva faticato allo start per poi distendersi bene).

In realtà qualcosina ha lasciato anche all’arrivo, dove ha cercato di allungarsi forse troppo presto, limitando nei metri finali lo slancio che avrebbe potuto consegnarle i due centesimi che hanno deciso la contesa. “Mi aspettavo molto da me stessa, ma nei 60 metri la partenza non perdona. Ho sbagliato e ho pagato, però allo stesso tempo sono molto orgogliosa del mio percorso: se penso a tre anni fa, non mi sarei mai aspettata di vincere una medaglia e oggi sono quasi delusa per l’argento, mi fa strano.

Volevo quest’oro, per me e per l’Italia, e continuerò a lavorare. In semifinale avevo sbagliato la partenza, poi in finale mi sono detta di mettermi sui blocchi tardi, lo starter ci ha tenuto comunque tanto e mi sono un po’ distratta. È stato difficile correre rilassata, ma sono contenta di non aver mollato. Un pensiero va anche allo staff medico federale, perché sono rimasta ferma una settimana dopo gli Europei per un problema allo scafoide e sono grata di essere riuscita a correre. Per me è un punto di partenza per la stagione all’aperto”.

Col tempo degli Europei sarebbe stato oro anche a Nanchino

Mujinga Kambundji si è imposta con il tempo di con 7”04, bissando l’oro conquistato due anni fa a Glasgow. Dosso si prende la terza medaglia in carriera dopo il bronzo mondiale del 2023 e l’oro conquistato ad Apeldoorn due settimane fa agli Europei.

Non è bastato all’emiliana migliorare i due tempi fatti registrare bella batteria (7”09) e in semifinale (7”06), entrambi i migliori crono delle rispettive sessioni.

In Olanda due settimane fa corse 7”01, tempo che le avrebbe consegnato a mani basse anche l’oro a Nanchino. Il bilancio stagionale indoor della velocista è comunque ottimo: la stagione all’aperto si aprirà comunque con la consapevolezza di aver notevolmente alzato l’asticella, pronta a stupire il mondo intero.

Simonelli, una medaglia di legno che brucia. Duplantis senza rivali

La seconda giornata dei mondiali indoor ha raccontato anche del podio mancato per cinque centesimi da Lorenzo Ndole Simonelli nei 60 ostacoli, quarto dopo aver impressionato bene nel corso di tutta la giornata.

Ennesimo oro per Armand Duplantis nel salto con l’asta, anche se stavolta lo svedese si è “accontentato” di saltare 6.15 senza lanciarsi in nuovi assalti al suo record del mondo di 6.27.

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