Dalla gioia sfrenata per il Setterosa alla delusione del Settebello: la pallanuoto fabbrica emozioni ai Mondiali di nuoto di Fukuoka, anche se quelle regalate dall’Italia maschile hanno un retrogusto amaro. Gli azzurri escono ai quarti di finale eliminati dalla Serbia, tradizionalmente bestia nera della nostra nazionale, che stavolta però appariva tutt’altro che imbattibile: dopo una gara quasi sempre in vantaggio, il Settebello s’è fatto raggiungere a 48’’ dalla fine ed ha poi ceduto ai rigori. Rigori già fatali un anno fa in finale ai Mondiali di Budapest contro la Spagna.
- Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Serbia più “calda” del Settebello
- Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Settebello in difficoltà in difesa
- Mondiali di Fukuoka: Settebello raggiunto dalla Serbia a 48’’ dalla fine
- Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: rigori fatali al Settebello nei quarti
- Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Settebello k.o., l’analisi del c.t. Campagna
Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Serbia più “calda” del Settebello
Il Settebello arrivava ai quarti di finale grazie a tre vittorie in un girone tra i più morbidi nella storia recente delle competizioni internazionali degli azzurri: affondare senza difficoltà Francia, Canada e Cina, però, non ha aiutato l’Italia di Sandro Campagna ad affrontare con il giusto piglio i serbi, nazionale in piena fase di ricostruzione dopo l’addio del c.t. Dejan Savic e di 7 protagonisti della storica doppietta olimpica con gli ori di Rio e Tokyo. Quinta ai Mondiali di Budapest 2022 di un anno fa e addirittura 9a agli Europei di Spalato dello scorso settembre, la nazionale slava s’è fatta le ossa a Fukuoka chiudendo seconda un girone durissimo con Spagna e Montenegro e poi ha dovuto faticare anche agli ottavi contro l’iperdinamico Giappone.
Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Settebello in difficoltà in difesa
Al primo vero big match del torneo, contro un avversario più giovane ma già “caldo” e che in squadra conta comunque due fuoriclasse come Jaksic e Strahinja Rasovic, il Settebello non è riuscito a imporre il suo ritmo alla gara, fatto di pressing e ripartenze fulminee. Soprattutto ha faticato a controllare le entrate di Jaksic e a limitare Rasovic in superiorità numerica. L’attacco azzurro ha rimediato alla mancanza di gioco in controfuga tenendo alta la media su uomo in più (8/13 il conto finale, il solito Francesco Di Fulvio ha firmato una tripletta da urlo), ma l’Italia ha sofferto in difesa nonostante le parate del capitano Marco Del Lungo, commettendo piccole disattenzioni di cui i serbi hanno saputo approfittare con la classe dei propri solisti.
Mondiali di Fukuoka: Settebello raggiunto dalla Serbia a 48’’ dalla fine
L’Italia ha ribaltato in un minuto lo 0-2 iniziale degli avversari, è rimasta avanti nel punteggio per l’intera gara senza mai trovare però il +2. E la battaglia punto a punto ha finito per logorare gli azzurri, beffati nel finale. Sull’11-10 Echenique ha perso palla in avanti, a un minuto dalla fine il Settebello ha scelto la difesa a M invece del pressing e sulle finte del serbo Radulovic ha dimenticato Ubovic tutto solo davanti a Del Lungo: il facilissimo tap-in dell’ex centroboa del Brescia a 48’’ dalla sirena ha mandato tutti ai rigori. Sì, rigori e niente supplementari: per esigenze televisive da tempo la FINA, oggi World Aquatics, ha scelto da tempo di eliminarli per accorciare la durata degli incontri.
Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: rigori fatali al Settebello nei quarti
Dai 5 metri s’è ripetuto l’incubo di un anno fa della finale di Budapest, quando la Spagna strappò l’oro al Settebello proprio ai rigori. Edoardo Di Somma ha sparato sulla faccia del portiere serbo Brane Mitrovic, uno dei reduci della Serbia bi-campione olimpica, Del Lungo (che aveva già parato un rigore nei 32’ regolamentari) ha rimediato stoppando Radulovic ma al 5° giro dai 5 metri anche Damonte s’è fatto ipnotizzare da Mitrovic. Perfetto, invece, Rasovic, che ha fatto esplodere la panchina serba. Il 15-14 finale sa di occasione persa in chiave olimpica: Serbia e Grecia, l’avversario che il Settebello avrebbero dovuto affrontare in semifinale, sono nazionali forti ma in fase di rinnovamento, e battendole l’Italia si sarebbe assicurata il pass per Parigi 2024. Gli azzurri ci riproveranno a gennaio agli Europei di Netanya, in Israele, dove ci sarà però un solo ticket per le Olimpiadi in palio e una concorrenza più agguerrita.
Mondiali di Fukuoka, pallanuoto: Settebello k.o., l’analisi del c.t. Campagna
“È stata una partita straordinaria, di intensità pazzesca contro una Serbia che è cresciuta molto in questa stagione”, ha spiegato Campagna a fine gara. “L’abbiamo persa per i dettagli, due o tre gol andavano evitati ma l’unico vero grave errore è stato nell’ultimo minuto, con la scelta della zona a M invece del pressing che ha portato al loro pareggio. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, hanno dato il massimo che avevano in questo momento”. Una frase che nasconde la consapevolezza che molti degli azzurri non sono arrivati al top in Giappone: su tutti Edoardo Di Somma, miglior marcatore italiano nella scorsa Champions League (35 gol), prossimo al trasferimento in Ungheria al Ferencvaros, che finora ha messo a segno 5 reti a Fukuoka. Se la ragione risieda nella lunghissima stagione dei club o nella pressione dovuta al giocare da favoriti sarà il c.t. a doverlo stabilire. Intanto i Mondiali vanno avanti, col Settebello che tornerà in acqua il 27 luglio (ore 7 italiane) per la semifinale per il 5° posto contro il Montenegro. Mentre la Serbia si giocherà con la Grecia il pass olimpico e l’accesso alla finale per l’oro.