Stavolta non è Marco Odermatt ma a festeggiare è sempre la Svizzera che conquista la vittoria nella discesa libera ai Mondiali di Saalbach grazie a Franjo Von Allmen e la medaglia d bronzo con Alexis Monney. In mezzo si piazza l’austriaco Kriechmayr mentre all’Italia restano i rammarichi per l’ottima prova di Paris che chiude a un passo dal podio.
- E’ sempre Svizzera: vince Von Allmen
- Paris d’orgoglio ma non basta per il podio
- Casse, prestazione da dimenticare
E’ sempre Svizzera: vince Von Allmen
La gara entra davvero nel vivo con la discesa del giovane svizzero Monnay che spariglia subito le carte portando il tempo sotto il muro dell’1’41” e dando la sensazione di avere piazzato una manche che se non vale la vittoria, vale almeno il podio. Ma l’esultanza dello svizzero dura poco più di due minuti. Sulla pista di casa si esalta Kriechmayr che si dimentica de problemi fisici e riesce a portarsi in testa anche se per soli 7 centesimi.
A strozzare l’urlo in gola ai tifosi austriaci presenti sulla pista ci pensa lo svizzero Von Allmen con una prova incredibile, capace di far scorrere al meglio i suoi sci e a far segnare il miglior tempo nonostante qualche sbavatura nel corso del percorso. Poi tocca a Odermatt e per una volta anche lui non è perfetto, chiudendo fuori dal podio la sua prestazione.
Paris d’orgoglio ma non basta per il podio
La speranza azzurra è rappresentata dall’esperienza di Dominik Paris, il veterano azzurro scende con il pettorale numero 12 proprio tra i migliori della specialità. Nella terza prova cronometrata sembrava aver trovato il feeling giusto e nelle prime porte dà la sensazione di essere in palla. Il tipo è buono prima di un bruttissimo terzo settore nel quale perde 4 decimi, è quella la fase decisiva e che di fatto priva l’azzurro di poter combattere per il podio. Sono 14 i centesimi da maledire alla fine per Dominik che chiude al quarto posto e Paris dimostra tutta la sua delusione alla fine della gara, sferrando un pugno sui materassi di protezione.
“Il sogno è andato, mi dispiace anche per i tifosi non essere riusciti a essere sul podio. Ho commesso un errore in quel settore e lì ho lasciato tanto. Poi sotto ho cercato di recuperare ma non bastava su una pista così”.
Casse, prestazione da dimenticare
Ci sono pochi riferimenti per la discesa di Mattia Casse: è l’azzurro che apre le danze nella gara di discesa. L’azzurro non commette errori clamorosi ma la sua prestazione non sembra particolarmente convincente, qualche sbavatura qui e là, una linea non sempre perfetta e soprattutto la sensazione che l’azzurro non fosse in totale controllo delle operazioni. Sensazioni che vengono confermate già dalla discesa dello svizzero Rogentin.
“Le gare sono così, ho provato a dare tutto ma sono dietro. Guarderò dopo cosa non ha funzionato, per ora non ho visto niente. Ho cercato di attaccare ma non è ancora abbastanza”, ha dichiarato un deluso Casse alla fine della sua prova.
Niente da fare per Florian Schieder che riesce a fare un po’ meglio di Mattia Casse ma nella sua prestazione non riesce mai a trovare veramente il feeling con la pista e chiude con un distacco di oltre un secondo e mezzo dal vincitore della gara. Per Giovanni Franzoni era una gara di debutto e per fare esperienza. Il bresciano è già un atleta importante in SuperG e sta lavorando per migliorare anche in discesa. Una prova che gli servirà per i prossimi appuntamenti.
