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Mondiali, top e flop delle semifinali: Gvardiol torna sulla terra, Griezmann architetto oscuro

Francia e Argentina si contenderanno la finale dei Mondiali: le semifinali bocciano la sorpresa Marocco e un’inconcludente Croazia: Messi incanta, Theo è da sogno, deludono Hakimi e Brozovic

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La finale dei Mondiali in Qatar 2022 sarà una di quelle più attesa. Da una parte la Francia che edizione dopo edizione continua ad essere infarcita di talento, dall’altra l’Argentina arriva alla finestra conclusiva della lunga avventura targata da Leo Messi. E’ forse l’Albiceleste ad avere più da perdere nel match che si giocherà domenica, mentre i Blues hanno la consapevolezza di avere un gruppo ancora giovane e che può puntare a traguardi importanti anche nelle prossime manifestazioni.

Mondiali, Top delle semifinali: Griezmann è la sorpresa

La sorpresa forse poco chiacchierata di questi Mondiali è Antoine Griezmann. Negli ultimi anni quella dell’esterno francese è stata una traiettoria discendente, la pessima esperienza con la maglia del Barcellona accompagnata da polemiche, il ritorno sempre con contorno di polemiche all’Atletico Madrid. Una stella offuscata che però ha ripreso a brillare in Qatar. L’attaccante francese ha saputo cambiare pelle, si è messo a disposizione dei compagni di squadra operando anche in un ruolo inedito, quello di architetto oscuro, capace di fare tanto lavoro sporco e lasciare le luci della ribalta ai suoi compagni di squadra.

Ma nella Francia che arriva in finale non si può tralasciare la coppia rossonera Theo Hernandez-Olivier Giroud. Il primo avanza e con pieno titolo la proprio candidatura a miglior terzino sinistro del mondo vincendo lo scontro con l’ex interista Hakimi, il secondo è la vera certezza di Didier Deschamps: se hai bisogno di un gol importante citofonare al numero nove.

Mondiali, Top delle semifinali: Messi-Alvarez, che coppia

L’Argentina non arriva all’atto conclusivo con il ruolo di favorita. Nel percorso verso la finale di Qatar 2022, l’Albiceleste ha dimostrato senza dubbio più crepe nella sua armatura. Ma le punte di diamante brillano fortissimo: Leo Messi sembra letteralmente rinato nel deserto, a 35 anni è tornato a giocare il miglior calcio della sua carriera e sembra determinato a concludere la sua esperienza con l’Argentina con il titolo che ancora gli manca e che considera forse come il più importante di tutti. Ad accompagnarlo quasi come in una staffetta tra generazione ci sarà Julian Alvarez, l’attaccante del Manchester City classe 2000, è riuscito a strappare il posto a Lautaro Martinez e potrebbe continuare a sorprendere anche in finale.

Mondiali, Top delle semifinali: Amrabat è un gioiello, Ziyech incanta

Il Marocco chiude la sua favola in Qatar. La nazionale di Regragui si ferma in semifinale entrando nella storia del calcio africano ed arabo. Un traguardo impensabile alla vigilia arrivato grazie a tanti interpreti ma soprattutto a Sofyan Amrabat ed ad Hakim Ziyech. Il centrocampista della Fiorentina è stato uno dei migliori centrocampisti del Mondiale e su di lui sembra pronto ad aprirsi un’asta internazionale, il trequartista del Chelsea ha finalmente spiccato il volo: l’eliminazione non cancella un Mondiale che per loro è stato da sogno.

Mondiali, i Flop delle semifinali: Gvardiol torna sulla terra

Josko Gvardiol è stata una delle rivelazioni del Mondiale in Qatar. Il difensore classe 2002 del Lipsia è già pronto a diventare una stella del prossimo mercato. Ma la sua ultima gara non è esattamente da ricordare. Messi con quella serie di dribbling per la rete del 3-0 dell’Argentina, lo ha riportato sulla terra. Il croato sembra destinato a grandi cose ma la semifinale non è stata di certo la sua miglior partita. Male anche l’interista Brozovic nella semifinale contro l’Argentina: forse anche complice una condizione fisica non perfetta il centrocampista non è riuscito a mettere in campo tutto il suo bagaglio tecnico. E non ha convinto troppo nemmeno Hakimi. L’esterno marocchino ha fatto benissimo in fase offensiva, ma in difesa ha lasciato troppo spesso a desiderare.

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