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Monza, l'addio al veleno di Nesta tra freddezza e accuse: bordate anche al Milan

Il tecnico sferra stoccate dopo la retrocessione e si sofferma sulla contestazione dei tifosi rossoneri: "Che tristezza San Siro così"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Ultima di campionato amara per Alessandro Nesta. Tra passato, presente e un futuro ancora incerto. Retrocessione, ultimo posto in classifica col Monza e una sconfitta a San Siro contro il ‘suo’ Milan per chiudere la stagione con un addio al veleno. Già, l’ex difensore lancia bordate e si sofferma pure sul delicato momento che stanno attraversando i rossoneri.

Monza, le bordate di Nesta: addio polemico

Diciotto punti in 38 giornate e di fatto la consapevolezza di far ritorno in Serie B già da mesi. Fine della favola: il Monza è retrocesso. Tra le polemiche. Già, Alessandro Nesta non gioca certo a nascondino e vuota il sacco dopo l’ultimo ko stagionale contro il Milan.

“Col Monza non ci siamo trovati: la mia esperienza finisce qui” confessa senza ricorrere a giri di parole. La famiglia del tecnico romano classe 1976 vive a Miami, dove volerà in attesa di una nuova sfida. “Con la società non ho parlato. Domani ho il volo e nessuno mi ha contattato. Ringrazio Galliani e la famiglia Berlusconi, credo sia giusto così”.

Dove allenerà Nesta? Il futuro è un rebus

La voglia di ripartire è tanta. Perché c’è da riscattare un’annata negativa che rappresenta una macchia da rimuovere nella sua seconda vita professionale da allenatore. “Ho commesso alcuni errori, ma altri li ho accettati e non avrei dovuto – continua -. Non mi spingo oltre per non essere scorretto”.

E annuncia un cambiamento radicale della squadra: “Molti calciatori sono in scadenza…”. Non resta che attendere una nuova sfida. “Cerco un posto da cui ripartire. Che sia in Italia oppure no: per me un posto vale l’altro”.

Crisi Milan e contestazione: la reazione dell’ex

La contestazione dei tifosi ha caratterizzato l’ultima partita del Diavolo. Dai cinquemila che hanno protestato all’esterno di Casa Milan alla decisione della Curva Sud di abbandonare il Meazza dopo 15′, con la protesta che si è spostata all’esterno dell’impianto. Nel mirino la società, e in particolare il numero uno di RedBird Gerry Cardinale.

Simbolo di un Milan vincente, Nesta è rimasto piuttosto colpito da quanto successo: “Che tristezza il San Siro così. In 10 anni noi non siamo mai stati contestati. C’è bisogno di ripartire da grandi uomini, proprio com’era il nostro Milan. Perché il club ha una storia troppo importante: si deve riunire tutto”.

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