Quelle parole dette dopo l’espulsione le hanno sentite tutti, anche chi seguiva la gara in tv a casa. Danilo D’Ambrosio dopo il rosso estratto in Monza-Lecce da Di Bello, che era stato richiamato dal Var Ghersini non avendo visto il brutto intervento dell’ex Inter di reazione a Mina, ha avuto uno sfogo acido e se le sue parole sono state messe a referto rischia una stangata.
- Lo sfogo di D'Ambrosio
- Di Bello bocciato anche per Monza-Cagliari
- Dal Di Brutto di Berlusconi ai pasticci in Lazio-Milan
Lo sfogo di D’Ambrosio
Il difensore del Monza, dopo essere stato espulso per aver affondato il piede nella coscia (altezza inguine) del difensore rossoblù sapendo bene dove si trovava e chi aveva sotto, ha detto: “Ma come faccio ad alzarmi?” E poi ha aggiunto: “Ma questi sono scarsi davvero!” (riferendosi agli arbitri ndr.) per poi ripetere mentre si allontavava: “Scarsi, scarsi”. Prevedibile una maxisqualifica per lui ma chi rischia di più è proprio l’arbitro Di Bello.
Di Bello bocciato anche per Monza-Cagliari
Il rosso estratto solo dopo l’intervento del Var è stato solo uno degli errori del fischietto brindisino che in precedenza non aveva visto clamorosamente neanche il fallo di mano di Makoumbou in area col braccio larghissimo (anche qui è stato salvato dal Var) così come è stata discutibile la gestione dell’ammonio per Mina (fatta solo quando il giocatore del Monza s’avvicina).
La prova di Di Bello è stata bocciata da tutti: moviolisti, ex arbitri e tifosi ma non è proprio la prima volta che Di Bello entra nel mirino della critica. Rocchi l’ha ripescato quest’anno dopo una stagione disastrosa ma salvo rare eccezioni la prova di Di Bello è sempre stata insufficiente.
Dal Di Brutto di Berlusconi ai pasticci in Lazio-Milan
Da horror anche le ultime due stagioni per il brindisino: dall’agosto 2022 quando fece infuriare Berlusconi dopo la sconfitta del Monza contro l’Udinese (“Gli altri erano in 12, c’era l’arbitro con loro. Un arbitraggio scandaloso. Come si chiama l’arbitro, Di Bello? Dovrebbe chiamarsi Di Brutto”) fino alla sequela di errori in Lazio-Milan dello scorso anno che portarono a una sospensione di due mesi.
Uno stop meritato perché la lista di errori era davvero lunga. L’errore più clamoroso in Juventus-Bologna quando nè lui nè il Var Fourneau videro un netto fallo da rigore di Iling Junior su Ndoye, al 71′. Dopo quell’episodio Di Bello fu fermato da Rocchi per 36 giorni. Tra le numerose prove deludenti si ricorda quella in Napoli-Verona, quando non vide un penalty clamoroso su Kvara o ancora in Verona-Juve, quando ignorò una gomitata di Gatti a Folorunsho.
Relativamente alla Lazio, poi, erano davvero numerose le gare in cui i biancocelesti si sono lamentati di Di Bello. Durante la partita Sassuolo-Lazio 0-2 del 21 ottobre 2023, Di Bello ha espulso Provedel per aver bloccato il pallone fuori dall’area di rigore, nonostante il rivedere l’azione grazie al VAR avesse dimostrato che il portiere si era spinto solamente fino alla riga dell’area. Nel match Lazio-Juventus 2-1 del 8 aprile 2023, Di Bello ha ignorato una lunga lista di episodi a danno della Lazio includendo un pareggio irregolare da parte di Rabiot e mancati rossi per Cuadrado e Locatelli.
Stesso discorso in coppa Italia: Per Milan-Atalanta, quarti di finale, penalty non concesso agli orobici sullo 0-0 per fallo di Reijnders su De Roon, da cui è scaturita l’espulsione per proteste di Gasperini. Valutazione errata sul rigore poi assegnato a inizio ripresa alla Dea che ha scatenato la reazione Pioli e Leao nel post partita. Infine il tocco di braccio di Holm nel recupero neppure rivisto al monitor. In
Dopo gli errori di Monza è possibile che Rocchi lo fermi per qualche mese per poi farlo ripartire dalla B ma appare probabile che questa per lui sia l’ultima stagione in Can.