Non c’è sessione di calciomercato, da anni a questa parte, in cui non si riparla dell’ipotesi di un ritorno in serie A di Alvaro Morata che già in due circostanze ha vestito la maglia della Juventus. Il bomber spagnolo è stato l’oggetto dei desideri di diversi club, dalla stessa Juve che l’avrebbe rivoluto ancora con Allegri che è sempre stato un suo ammiratore, al Milan ma la squadra italiana che è stata più vicina a prenderlo è stata l’Inter.
- Morata aspetta l'Inter in Champions
- Morata rivela di essere stato vicino all'Inter
- Morata spiega perché è rimasto all'Atletico Madrid
Morata aspetta l’Inter in Champions
Lo confessa lo stesso attaccante ad As in un’intervista esclusiva. Il suo Atletico Madrid incontrerà i nerazzurri agli ottavi di Champions League: “E’ un’ottima squadra. Sarà difficile, ma sono sicuro che anche loro non volessero giocare contro l’Atlético. Beh, certo che non volevano, lo so. E’ una sfida che potrebbe benissimo essere una semifinale o addirittura una finale di Champions League. E’ quello che dobbiamo fare, affrontarlo per quello che è, due partite che se vinciamo guadagneremo più potere nella competizione. Sono i finalisti della scorsa edizione”.
Morata rivela di essere stato vicino all’Inter
Poi l’aneddoto di mercato: “Ho un ottimo rapporto con l’allenatore e anche con il direttore sportivo. Marotta mi ha preso alla Juventus e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Sì, è vero che eravamo vicini. Fortunatamente avevo diverse opzioni, ma quando ho parlato con l’allenatore e con Gustavo, la decisione migliore è stata quella di restare all’Atlético”.
Morata spiega perché è rimasto all’Atletico Madrid
Il bomber rivela cosa si sono detti con Simeone: “È stato un colloquio faccia a faccia, in cui ci siamo detti tante cose, abbiamo condiviso tanti pareri e ho deciso che era meglio continuare. L’ho sempre ammirato come allenatore da fuori ed è un piacere lavorare con lui adesso da dentro. L’ho sempre detto: è stato fatto tutto perché potessi restare”.
Negli ultimi anni Morata ha smentito la fama di essere un grande giocatore che segnava però pochi gol: “Molte volte ho segnato più o meno gol, ma non sempre ho giocato per la mia prestazione, bensì per cercare di accontentare tutti e questo mi ha pesato in molte fasi della mia carriera. Adesso quello che faccio è divertirmi e spero, lo dico sempre, che quest’anno potremo suonare… metal. Abbiamo una grande squadra, dobbiamo migliorare alcune cose, ma potrebbe essere questo l’anno giusto”.