Calcio in lutto per la scomparsa di Aldo Agroppi. Malato da tempo, l’ex calciatore e allenatore si è spento all’età di 80 nella sua Piombino a causa di una polmonite bilaterale che lo aveva costretto al ricovero in ospedale da qualche giorno. Dal Torino, di cui è stato bandiera, alla Fiorentina, passando per Gravina e Ulivieri: il calcio italiano si stringe attorno alla famiglia Agroppi.
- Il cordoglio del Torino, l'esordio in A e la morte di Meroni
- Agroppi morto: il dolore di Fiorentina e Perugia
- L'indimenticabile stagione a Pisa e il nipote che gioca a Livorno
- Il toccante ricordo di Renzo Ulivieri e quello di Gravina
- L'omaggio: un minuto di silenzio per Agroppi
Il cordoglio del Torino, l’esordio in A e la morte di Meroni
Bandiera del Torino, con cui da calciatore ha collezionato più di 200 presenze, Agroppi lascia un vuoto incolmabile sulla sponda granata del Po, anche per via della sua avversione per la Juventus. “Uno dei calciatori più iconici e maggiormente amati dai tifosi nella storia del Toro” ricorda il club in una nota.
“Mai banale, dentro e fuori dal campo, debuttò in granata il 15 ottobre 1967 in Torino-Sampdoria. Come disse lui: ‘Il giorno più bello e allo stesso tempo più brutto della mia vita perché proprio dopo l’esordio in Serie A quella sera ci fu il tragico incidente con la morte di Gigi Meroni‘. Nel Toro dal 1967 al 1975, è uno dei simboli del tremendismo granata. Nel suo palmarès due Coppe Italia e, a livello personale, anche la soddisfazione di 5 presenze in Nazionale” si legge.
Agroppi morto: il dolore di Fiorentina e Perugia
Dalla Fiorentina al Pescara, dal Pisa al Perugia: tutti i club di Agroppi stanno ricordando l’ex calciatore e allenatore di Piombino scomparso all’età di 80 anni. “Tutta la Fiorentina esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Da tecnico si era seduto sulla panchina viola tra l’85 e l’86 e il 1993 per oltre 40 gare” si legge sui canali social della Viola.
A Perugia ha giocato e allenatore e il club umbro rimarca le volte in cui l’ex centrocampista ha indossato “la fascia di capitano prima di ritirarsi dal calcio giocato alla fine del torneo 76-77. Da allenatore, dopo aver guidato alcune squadre giovanili biancorosse, torna in prima squadra prima nella stagione 82-83 e a seguire nell’84-85 raggiungendo il quarto posto perdendo coi biancorossi una sola partita, tuttora un primato per la Serie B, e restando in corsa per la promozione in massima serie fino all’ultima giornata, mancandola per un solo punto”.
L’indimenticabile stagione a Pisa e il nipote che gioca a Livorno
Il Pisa ricorda la “stagione indimenticabile culminata, nel giugno 1982, con la promozione in Serie A”. E anche il Livorno, dove gioca Andrea Luci, nipote di Agroppi, ha espresso cordoglio: “Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici e in particolare al nostro capitano Andrea Luci”.
Insomma, tutto il mondo del calcio si è stretto e si sta stringendo intorno alla famiglia del toscano, che, una volta smesso di allenare, è diventato anche un tagliente opinionista.
Il toccante ricordo di Renzo Ulivieri e quello di Gravina
A LaPresse il presidente dell’Aiac Renzo Ulivieri ricorda con commozione l’uomo Agroppi. “Conservo una lettera che mi scrisse – e fu tra i pochi a farlo – in un momento difficile per me, oscuro. Da parte sua fu un segno di grande sensibilità. È un grande dispiacere” conclude rispolverando la classificazione degli esponenti della scuola toscana degli allenatori fatta proprio da Agroppi. “Lui era un tecnico di scoglio come Sonetti, io di terra, poi c’erano quelli di sabbia come Lippi e Fascetti”.
Cordoglio anche da parte della Figc e del presidente Gabriele Gravina. La scomparsa di Agroppi “rappresenta un grave perdita per il calcio italiano – si legge nella nota pubblicata sul sito della Federazione – Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”.
L’omaggio: un minuto di silenzio per Agroppi
Per omaggiare le memoria di uno dei più grandi personaggi del calcio italiano la Figc ha comunicato che in occasione delle partite della Supercoppa, già dalla semifinale in programma stasera a Riad tra Inter e Atalanta, e di tutte quelle in programma nel weekend in campionato sarà osservato un minuto di silenzio.