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MotoGP, caso Bastianini-Bagnaia: cosa c'è dietro gli ordini di scuderia

In MotoGP spunta il caso di possibili ordini di strategia in Ducati, facendo ipotizzare un caso Bagnaia-Bastianini. La risposta del club di Borgo Panigale

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Francesco Bagnaia, come è noto, è ad un passo del titolo mondiale grazie alla vittoria al GP di Sepang dello scorso weeekend. Tuttavia, ciò che tiene banco in casa Ducati, nei giorni che ci separano dall’ultimo appuntamento della stagione a Valencia, riguarda il caso dei possibili ordini di scuderia che sarebbero stati impartiti allo scopo di far vincere il classe 1993.

MotoGP, caso Bastianini-Bagnaia: da Ducati “nessun ordine di scuderia”

A smentire le accuse proliferate sui social è lo stesso Team Principal di Ducati, Davide Tardozzi, direttamente ai microfoni di Sky Sport al termine della gara malese: “Caso Bastianini-Bagnaia? Nulla di tutto ciò. sulla lavagnetta mettiamo il nome del pilota che segue. Diciamo sempre ai ducatisti di evitare sorpassi azzardati, per cui era giusto che Enea sapesse che aveva Pecco dietro. In più, quando Bastianini è passato davanti, ha fatto tre giri rallentando Bagnaia e Quartararo stava arrivando. Bisognerebbe cominciare a guardare i tempi dei piloti, perché noi non tarocchiamo le gare”.

MotoGP, caso Bastianini-Bagnaia smentito anche dalla telemetria

Il caso Bastianini-Bagnaia è tuttavia smentito anche dalle telemetrie dei piloti di Ducati: se si consultano i tempi singoli di ogni giro di gara, hanno confermato quanto sia Pecco che il riminese fossero al limite e abbiano attraversato fasi alterne nel corso del gran premio. Pertanto, si tratta principalmente di una fase di “gestione” della gara, onde evitare inutili incidenti che potrebbero compromettere anche la sicurezza degli uomini in gara, come accaduto nel 2016 quando in Argentina Andrea Iannone centrò in pieno Andrea Dovizioso.

MotoGP: come Bagnaia può vincere il Mondiale

La rimonta di Bagnaia è, sotto tutti i punti di vista, una vittoria dello sport. Nessuno, infatti, avrebbe potuto pensare che a Assen, a fine giugno, il titolo iridato potesse sfuggire a Fabio Quartararo, con il piemontese capace di recuperare 91 punti al francese ed, addirittura, essere in vantaggio di 23 lunghezze alla vigilia dell’ultimo appuntamento stagionale in programma il 6 novembre. La collaborazione tra i ducatisti sarà quindi essenziale per poter permettere a Pecco di conquistare il suo primo mondiale: ricordiamo che sarà sufficiente una vittoria o, comunque un piazzamento superiore al transalpino per poter portare il titolo a Borgo Panigale.

MotoGP, caso Bastianini-Bagnaia: cosa c'è dietro gli ordini di scuderia Fonte: Getty Images

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