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MotoGP, da Stoner bordate anche alla Ducati: "Troppe schifezze, non guardo più le gare"

Ospite al Goodwood Festival of Speed, l'ex campione del mondo Casey Stoner ha criticato l'attuale format della MotoGP e ha parlato di un appiattimento della competizione per via del dominio Ducati

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

In questo fine settimana e sino a domenica si tiene il Goodwood Festival of Speed, uno degli eventi speciali più iconici nel mondo del motorsport e che culmina nella leggendaria cronoscalata.

Tra quattro e due ruote, GT e rally, supercar e drifting, MotoGP e motocross, vintage e novità, celebrazioni per i 75 anni di Porsche ed anche omaggi a chi ci ha lasciato quest’anno come Ken Block (e non dimentichiamo anche Craig Breen, che al Goodwood versione Revival debuttò per la prima volta lo scorso settembre) c’è stato spazio tra gli altri anche per il campione del mondo MotoGP Francesco Bagnaia, e glorie passate della Ducati come Casey Stoner.

Stoner a Goodwood assieme ad altre leggende della MotoGP

Quest’ultimo è tornato in sella alla Desmosedici #1 per una parata celebrativa con altre leggende della disciplina (da Wayne Gardner, che ultimamente ha messo in guardia Marc Marquez consigliandogli il ritiro dalle corse a Kevin Schwantz, e poi Freddy Spence, Mick Doohan ed ovviamente Giacomo Agostini), ma si è anche ritagliato un momento con i media per parlare dello stato attuale della MotoGP e del suo ex team, Ducati.

Stoner: “La MotoGP è appiattita, tutti copiano Ducati e c’è troppa elettronica”

Su Borgo Panigale Stoner ha sottolineato come la casa detti le regole per tutti: “Ogni moto ha bisogno dei punti di forza e di debolezza in modo che la concorrenza sia equilibrata. Ma attualmente tutti si limitano a copiare il meglio, e quindi tutti si stanno evolvendo seguendo la stessa direzione”. Secondo l’australiano c’è un rischio appiattimento, ma non è l’unico problema a suo dire della MotoGP attuale.

“Per quanto possa amare le corse, questo sviluppo mi delude. C’è troppa elettronica, più che in Formula 1, e questa cosa deve finire”. Non pago, Stoner ci è andato ancora più duro: “Bisogna mettere fine a tutte le str…ate: basta con le ali, basta con l’holeshot, con il controllo anti-impennata e il controllo di trazione deve essere ridotto al minimo. I costi devono calare e gli standard devono durare dieci anni in modo che i costruttori con le prestazioni peggiori possano recuperare il gap”.

Secondo Stoner questa è la via per ridare smalto al campionato, che ha ammesso di non guardare più, al limite solo se capita. E quando ciò avviene, ha svelato di provare una certa noia: “Il fatto che metà della griglia detta cosa succede in pista [riferimento a Ducati, ndr] non è giusto, e un mondiale non dovrebbe essere così. Io eliminerei tutto, basta una regola che vieti tutto e che sia scritta in modo che nessuno possa aggirarla”.

“I piloti non controllano le loro moto”

Inoltre, per Stoner oggi i piloti possono mettere ben poco del loro con moto che, a suo dire, a malapena controllano, “Spalancano il gas di un mezzo da 280 CV e invece di volare in aria non succede nulla. È qualcosa frustrante“. Secondo l’iridato mondiale 2007 e 2011 le moto hanno perso la loro identità: “La Yamaha ad esempio ha da sempre un ottimo telaio, ma un po’ di potenza manca. D’altra parte, le moto più prestanti hanno problemi a mettere la potenza in pista“.

Infine, Stoner ha svelato: “Io non ho mai amato l’elettronica, chiedevo ai miei ingegneri e tecnici di limitare tutto al minimo indispensabile. Il mondiale in ogni caso non mi manca, sapete tutti quali sono stati i miei problemi in quell’ambiente e cosa di quell’ambiente ho amato e cosa no. Se mi manca qualcosa è solo l’affetto della gente”.

Annullata la giornata odierna del Goodwood Festival

Per la cronaca, la giornata odierna del Goodwood Festival of Speed è stata cancellata per condizioni di meteo avverse sulla zona dell’evento, ovvero nel territorio di Westhampnett, nel West Sussex inglese. I forti venti previsti per sabato 15 luglio hanno costretto ieri gli organizzatori ad annullare il programma di oggi, ma il Festival della Velocità riprenderà come di consueto domani per l’ultima giornata.

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