La crisi che ha colpito sia Honda (Marc Marquez, spesso soggetto di incidenti e oggetto di forfait ‘last minute’, ha raggranellato 15 punti iridati) che Yamaha (Fabio Quartararo, che si è infortunato dopo essere salito sul podio della Sprint Race, ne ha 64) è una delle chiavi di lettura del monopolio impresso da Ducati al campionato 2023: lo spettacolo ne risente, e così l’interesse dei tifosi verso la MotoGP, e così il boss della Dorna Carmelo Ezpeleta ‘spinge’ perché le Case nipponiche possano usufruire delle concessioni.
- MotoGP, un salvagente a Honda e Yamaha?
- Concessioni, le Case europee dicono no
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MotoGP, un salvagente a Honda e Yamaha?
Il responsabile sportivo del Mondiale MotoGP Carmelo Ezpeleta spiega a ‘Catalunya Radio’ di aver intessuto la tela per una lotta più equilibrata: “Stiamo lavorando per aiutare la Honda e la Yamaha a ritornare competitive nel tempo più rapido, il sistema di concessioni va aggiornato”. Il metodo? Armare le due Case giapponesi appunto delle ‘concessioni’ che hanno in passato ottenuto gli altri Costruttori per accorciare il ‘gap’ tecnico dalle rivali (Ducati in primis), che le poche giornate di test hanno di fatto cristallizzato: i contatti sono stati avviati, alla ripresa del campionato a Silverstone Dorna avrà perciò le idee più chiare.
Concessioni, le Case europee dicono no
Allo stato dell’arte Honda e Yamaha non avrebbero per regolamento la chance delle ‘concessioni’, perché hanno ottenuto comunque alcuni risultato in grassetto nel campionato in corso, come la vittoria di Rins ad Austin e i podi di Marc Marquez e Fabio Quartararo: inoltre Aprilia, KTM e Ducati, che han interpretato bene i regolamenti sul piano tecnico e lavorato sodo per ottenere gli attuali risultati a favore, non sono disposte a fare buon viso a cattivo gioco: l’eventuale fuoriuscita di Honda e Yamaha dalla competizione, sulla falsariga della Suzuki divenuta l’anno precedente campione del mondo, spariglierebbe però le carte; la stessa Dorna potrebbe premere per le ‘concessioni’, eliminando magari le soluzioni di cui hanno beneficiato le Case europee, come appendici aerodinamiche e centralina unica.
Ezpeleta, che ha messo le toppe al calo di spettacolo, dovuto al ritiro di Valentino Rossi e alla lungodegenza di Marquez, e alle problematiche finanziarie successive alla pandemia, mostra grande attenzione per le sorti dell’otto volte iridato: “Come accadrebbe per ogni pilota, Marc vive una situazione preoccupante, anche se non ha diminuito il livello nella prestazione; l’incidente di Portimao l’ha condizionato, ma ha determinazione e il giusto spirito. Non credo che lasci Honda: le moto in griglia saranno nel 2024 ancora 24, KTM non rileverà i posti Suzuki”. Quest’ultima opzione sarebbe la quadratura del cerchio per l’asso di Cervera e per l’avventura di Pedro Acosta nella categoria più prestigiosa.