Andrea Iannone sta ancora scontando il periodo di inattività causato dalla sua positività al drostanolone che lo terrà fermo fino al 2023.
Una pausa forzata, difficile da accettare visto che il suo pensiero è sempre ben fisso al mondo dei motori anche se cerca di distrarsi prendendo parte alla trasmissione tv “Ballando con le Stelle”.
“Alla fine sono tornato in pista, da ballo, ma sempre una pista è. Pronto a un altro giro, ma sto male dentro a non potere correre in moto e non mi passa” queste sono le parole di Andrea Iannone rilasciate in una intervista al Corriere della Sera. “Questa trasmissione è una esperienza molto stimolante, ma le moto restano la mia vita. Credo che ballare sia molto più difficile perché non sapevo muovere un passo ed è questa la sfida con pochi giorni per prepararsi, mentre la velocità ce l’ho nel sangue”.
Il pilota classe 1989 prosegue nel suo amaro racconto: “Questa situazione non la accetto. Soffro molto, porto dentro un nervosismo che non sapevo di avere. Più faccio cose nuove più sto peggio, invece che migliorare la situazione. Le moto mi mancano ogni giorno di più – prosegue – Io voglio ricominciare perchè sono e rimango un pilota. Tornerò alla mia vita, altrimenti avrei già messo in piedi altre attività. Sento il desiderio di tornare in moto. Non ho mai smesso di allenarmi, almeno due volte al mese giro in moto”.
Ultima battuta sulla Ducati, la pagina più importante della sua carriera in MotoGP: “La scuderia di Borgo Panigale mi è rimasta dentro. Il primo strappo al cuore l’ho avuto subito quando sono andato via, il secondo con la squalifica. Sono le due cose che più mi hanno fatto male nella vita. In Ducati, senza alcun dubbio, sono stati gli anni più belli. Un giudizio su Pecco Bagnaia? E’ bravo. Quartararo ha meritato il titolo, ma la Ducati aveva la moto migliore…”.