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MotoGP, Jack Miller il miracolato: testimonianze da brividi di Quartararo e Mir. Botta e risposta Iannone e Bautista

Il GP di Malesia oltre al duello tra Martin e Bagnaia ha regalato attimo di tensione e ansia come l'incidente che ha visto "sopravvivere" Jack Miller ma anche un botta e risposta tra Iannone e Bautista

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

In primo piano il duello epico tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin che a suon di sorpassi e controsorpassi hanno regalato emozioni a profusione nella prima metà del Gran Premio di Malesia. Sullo sfondo, mica tanto, c’è dell’altro. Come non ricordare il pauroso incidente, al primo via, che ha visto protagonisti Quartararo, Mir e Miller con l’australiano a farne le spese ma fortunatamente salvando la pelle. E poi il curioso botta e risposta a distanza tra Andrea Iannone al rientro in MotoGP e Alvaro Bautista. Tutto questo, e molto di più, è stato Sepang 2024.

MotoGP, Miller: “Sono stato fortunato”

L’australiano è stato curato in pista, evacuato in clinica e, fortunatamente, è riuscito a rimettersi in piedi con le proprie gambe. Un miracolo. “Sono stato fortunato, grazie per i messaggi di supporto”, ha scritto Jack Miller sul suo Instagram

Il pauroso incidente di Miller: travolto da Quartararo e Mir

Al primo via del Gran Premio della Malesia a metà gruppo spaventosa caduta che vede coinvolti Jack Miller, Fabio Quartararo e Brad Binder. Ad avere la peggio l’australiano che cadendo batte la testa sulla ruota posteriore della Yamaha M1 del francese. Bandiera rossa esposta e attimi di ansia a Sepang per un incidente che nella dinamica ha ricordato la tragedia di Simoncelli che cadendo fu colpito alla testa dalle moto di Edwards e Valentino Rossi.

Poi Miller che ha ricevuto le cure per diversi minuti in pista, viene portato in ambulanza al centro medico del circuito. Fortunatamente per lui niente di rotto: l’australiano non ha riportato serie conseguenze fisiche, anzi poco dopo è uscito con le sue gambe dal centro medico in compagnia della moglie e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.

Quartararo: “Ho preso la testa di Miller”, Mir: “Gli sono passato sulla gamba”

Ho sentito un blocco sulla mia moto ed era la testa di Miller, ha detto Fabio Quartararo. Poi Joan Mir non ha potuto evitare di investirlo. “Sono andato oltre le sue gambe, ero molto preoccupato” ha ammesso lo spagnolo. Testimonianze da brividi da parte degli altri due protagonisti dell’incidente.

El Diablo che poi ha ripreso la gara chiudendo con un ottimo 6° posto con la Yamaha ha detto: “Nell’incidente non ho nemmeno visto cosa stesse succedendo, ho solo sentito un colpo dietro e poi ho capito che era la testa di Jack. Poi l’ho visto disteso su un fianco, quindi sono molto contento che stia bene”.

Fonte: Getty

L’ex campione di MotoGP, Joan Mir che sopraggiungeva dalle retrovie con la sua Honda racconta: “Onestamente ero molto preoccupato, perché quando c’è stato davanti a me l’incidente di Quartararo, Miller e Binder non sono riuscito ad evitarli e sono passato sopra alla gamba di Jack, quindi quando ho visto l’ambulanza e che lo stavano soccorrendo ero molto preoccupato, perché non sapevo in che condizioni fosse. Dopo la gara però sono andato al suo box e appena mi ha visto mi ha detto: ‘Sto bene, sto bene! Ho solo un’ematoma sulla gamba’. E io gli ho risposto: ‘Fan**lo, perfetto! Ma ero preoccupatissimo'”, ha concluso.

Botta e risposta tra Iannone e Bautista

C’era molta attesa anche per il rientro in MotoGP di Andrea Iannone che ha sostituito Fabio Di Giannantonio nel team VR46 in Malesia. The Maniac ha chiuso la sua prima gara nella classe regina dopo cinque anni al 17° posto, a 47.599 secondi dal vincitore, Pecco Bagnaia, penultimo, battendo il collaudatore Aprilia, Lorenzo Savadori.

Fonte: Getty

Nel commentare la sua prestazione Iannone ha detto: “È stato davvero estenuante. Al quinto giro mi facevano già male le braccia e praticamente ho corso l’intera gara in modalità sopravvivenza. L’obiettivo era finire la gara. Alla fine ho fatto 15 secondi meglio di Bautista dell’anno scorso a parità di moto. Anzi, no. Io avevo la GP23 di inizio anno, lui la GP23 factory. E aveva anche fatto quattro o cinque giornate di test, io niente. Ho fatto le valigie e sono arrivato a Sepang”.

Iannone si riferisce alla gara disputata da Bautista lo scorso anno proprio a Sepang come premio Ducati per aver vinto la Superbike. Lo spagnolo non l’ha presa bene, ha preso i tabulati, carta e penna e ha fatto due conti: “Madre mia… Per fortuna ci sono i tempi. Veramente è stato due minuti più veloce di me, ma con un giro in meno. Se al mio tempo togli un giro, per farne 19 come ha fatto lui, sono 3 secondi più veloce io… E ero infortunato”, ha spiegato su X. In effetti Iannone non ha tenuto conto che la sua di corsa è stata accorciata di un giro, proprio quello della maxi carambola al primo via. E così facendo di fatti il tempo di percorrenza tra le due gare si eguaglia, forse qualche secondo appannaggio dello spagnolo.

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