Ai microfoni del portale tedesco Speedweek, il managing director della Yamaha Lin Jarvis non ha nascosto la sua preoccupazione per il futuro: “Siamo sempre stati consapevoli dei nostri pregi e difetti, ma ora non abbiamo alcun vantaggio sulla concorrenza. Ducati, invece, ha un motore potente e ha migliorato frenata e velocità in curva. Nella posizione in cui siamo, è improbabile riuscire a colmare completamente il divario con le moto più forti entro l’inizio della stagione 2023″.
Sul prossimo anno, Jarvis ha aggiunto: “Possiamo eliminare le procedure e gli errori di questa stagione. Abbiamo iniziato a lavorare con l’ing. Marmorini e il suo gruppo già a gennaio e ora stiamo vedendo i benefici di questi cambiamenti nello stile e nell’approccio. Ducati? Non va forte un solo pilota, ma un gruppo di sette elementi. Si fa dura se invece, come nel nostro caso, c’è un solo pilota a offrire le massime prestazioni…”.
Il gap tra la Yamaha M1 e la Ducati GP22 è ormai evidente: “Non abbiamo investito abbastanza tempo, energie e sforzi nell’aerodinamica – continua Jarvis -. Certo non è il nostro problema più grande in questo momento: ci manca potenza nel motore. Tuttavia aerodinamica e velocità sono correlate. Se c’è un pacchetto aerodinamico valido, si può accelerare meglio, senza castrare troppo la potenza. Purtroppo, quando si è trattato di sviluppo aerodinamico, non abbiamo osato come Ducati e Aprilia“.