Il mondo della MotoGP è in fermento per le notizie che riguardano la KTM. Una delle migliori moto delle ultime stagioni, capace tra le poche di mettere in dubbio il dominio della Ducati, o almeno provarci, da qualche settimana, appena chiuso il Motomondiale 2024, ha annunciato la propria crisi economica con un buco finanziario non di poco conto. E dopo i timori esternati da Enea Bastianini e il suo manager Carlo Penat, anche l’entourage di Pedro Acosta, astro nascente del motociclismo spagnolo ha lanciato il proprio grido d’allarme per il futuro.
- La crisi KTM mette in ansia la MotoGP
- Pedro Acosta ha paura della crisi KTM
- Il manager di Pedro Acosta non le manda a dire: "Acosta è preoccupato"
- Vinales è ottimista: "Meglio KTM che il lato oscuro (Ducati)"
La crisi KTM mette in ansia la MotoGP
La fine dell’anno si avvicina e la stagione 2025 della MotoGP anche non imminente è comunque all’orizzonte. Al momento la crisi della KTM sta scuotendo il Motomondiale. Il debito di quasi 3.000 milioni di euro ha colto di sorpresa il paddock e soprattutto chi nel progetto della casa tedesca nella classe regina ci aveva creduto tanto da legarsi per il presente e per il futuro. E dopo le esternazioni di Enea Bastianini, pilota in uscita dalla Ducati che pochi mesi ha firmato per KTM, ed il suo manager Carlo Pernat, anche Pedro Acosta semina dubbi sull’esito dell’intera situazione.
Pedro Acosta ha paura della crisi KTM
“Nessuno ci aveva avvertito di questa possibilità quando abbiamo firmato il contratto a maggio, ci avevano convinti che KTM fosse un gigante con un’enorme forza finanziaria, per noi è stata un’assoluta sorpresa”. A parlare in un podcast su Motorsport è stato il manager di Pedro Acosta, Albert Valera, che ha sottolineato come il suo pilota si senta ingannato perché nessuno li ha avvertiti di ciò che stava accadendo a livello finanziario all’interno della fabbrica.
Il manager di Pedro Acosta non le manda a dire: “Acosta è preoccupato”
La crisi KTM ha completamente colto di sorpresa Pedro Acosta e “non è stata una cosa facile da digerire”, ha commentato il manager. Sembra comunque che nel 2025 Pedro sarà in griglia al 100%: “Per fortuna, da quello che ci dicono, il progetto continuerà in MotoGP, quindi non c’è pericolo di avere una moto per il prossimo anno, cosa che chiediamo chiederci in quali condizioni potremo competere”, ha assicurato.
“A maggio abbiamo firmato un contratto con un progetto vincente – ha proseguito Albert Valera – con un’azienda che aveva generato decine di milioni di benefici e con il chiaro messaggio che erano in una posizione di forza per essere in grado di lottare contro Ducati, ma oggi non è più così” ha detto.
“All’improvviso, in sei mesi, tutto è cambiato e ci chiediamo cosa sia successo. È una cosa che ci preoccupa e negare l’ovvio sarebbe assurdo. Penso che dobbiamo riconoscerlo ed essere onesti, e ovviamente, sia Pedro che Io, come la sua famiglia e chi lo circonda, siamo preoccupati per la situazione attuale in KTM,” ha riconosciuto, consapevole che, nonostante KTM cerchi di rassicurarli, la situazione è sempre più complicata.
Vinales è ottimista: “Meglio KTM che il lato oscuro (Ducati)”
Chi invece sembra essere più ottimista sull’impegno di KTM nel prossimo Mondiale MotoGP è Maverick Vinales. Lo spagnolo unico lo scorso anno a vincere una gara con una moto che non fosse Ducati, l’Aprilia, ad Austin, ha cambiato ancora una volta squadra e nel 2025 correrà per la sua quarta moto in carriera, appunto la KTM che arriva dopo Suzuki, Ducati e Aprilia.
L’ex campione della Moto3 nel 2014 parlando della scelta KTM, con la quale correrà nel 2025 all’interno della struttura Tech3, ex proprio di Acosta: “La prossima sfida è sempre vincere il Mondiale e ora sono giunto alla conclusione che ci sono due schieramenti: o sei lo sfidante o passi al lato oscuro… O vai in KTM o vai in Ducati. In Ducati è molto difficile vincere. Come si fa a battere il team ufficiale? Hai la stessa moto, ma non le stesse armi. E allora sono andato in KTM diventando lo sfidante”.