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MotoGP, l'incidente choc di Nakagami: la testa sulla ruota di Bagnaia. La protesta

Il pilota giapponese protagonista di un incidente da brividi che ha riaperto un tema aperto e mai risolto come quello della sicurezza. Polemiche dei tema contro la decisione della direzione della gara

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Se non avete assistito in diretta a quest’incidente che ha del grottesco e insieme un tratto spaventoso come solo certi scontri in pista nella MotoGP, la portata delle immagini sarà ancora più potente, impressionante. Considerata la terribile parabola che hanno subito i piloti in corsa.

La dinamica dell’incidente a Nakagami

Come mostrano le foto, il casco del pilota giapponese Nakagami sbatte con una violenza inaudita contro la ruota posteriore della Ducati di Bagnaia; a causa dell’impatto la visiera salta via, il corpo del pilota assume una parabola in aria incredibile e quella danza apparente si conclude ai lati della pista, poco distante da quello di Rins.

Sono fotogrammi che si consumano e vanno ricomposti in pochi secondi e che descrivono un incidente che sarebbe potuto essere drammatico e che, per fortuna, non è stato.

Ma che non chiude certo qui la questione: destano perplessità inevitabili in chi osserva le condizioni di sicurezza in cui gareggiano i piloti, un tema che si ripropone con una certa profondità ogni volta che si vede una scena simile in pista e che suscita, inevitabilmente, polemiche.

Critiche più che legittime se utili a sostenere una campagna di miglioramento delle condizioni in cui questi piloti gareggiano.

Le condizioni di Nakagami

Tornando a Nakagami, il pilota vittima di questo terribile scontro è stato trasportato in ospedale per sottoporlo a una Tac, che ha dato esito negativo, ed è stato tenuto in osservazione per precauzione, mentre allo spagnolo è stata invece riscontrata la frattura del polso sinistro.

Ne avrà per una decina di giorni e pertanto dovrà saltare il test in programma a Barcellona lunedì 6 giugno e la sua presenza è in forse Gp di Germania del 19 giugno.

Le polemiche seguite alla decisione sull’incidente

La direzione di gara, in una corsa talmente anomala da sorprendere anche gli addetti ai lavori, ha liquidato l’episodio come incidente di gara, scatenando le proteste di Livio Suppo team manager della Suzuki.

“È stato un grave errore della direzione corse giudicare un normale incidente di gara l’errore di Nakagami. In questi casi servono provvedimenti per salvaguardare la salute dei piloti”. Suppo ha quindi presentato un reclamo formale che, però, è stato respinto.

Stesso mood anche in Ducati:

“Un professionista deve sapere che le gare non si vincono alla prima curva, casomai all’ultima”, ha dichiarato Davide Tardozzi, team manager della squadra di Bologna. Non ci sta lo stesso Bagnaia che non si è lasciato sfuggire l’occasione per rimarcare la cosa: “Dopo tanti anni di gara non puoi permetterti certi errori. Oltretutto ha rischiato di farsi molto male”.

La reazione di Rins

Alex Rins ha stigmatizzato la scelta della direzione di gara, a suo giudizio senza giustificazioni:

“Fino a quando non succede qualcosa di grave non faranno nulla. Non mi sembra normale la decisione che hanno preso. C’è un pilota molto aggressivo in pista e se quelli che stanno sopra di noi e devono controllare non lo fanno, non imparerà mai”.

Rimane anche oggi, nella giornata dei test, il sollievo per quanto non è accaduto e il timore che simili condizioni possano ripetersi.

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