Marc Marquez oggi ha fatto qualcosa di pazzesco, eroico, leggendario. Ma ancora più semplicemente, il Cabroncito #93 ha fatto la cosa più importante di tutte: ha ricordato a tutto il Circus che il più forte rimane sempre lui. Con una condizione fisica che definire precaria sarebbe riduttivo, l’alfiere Honda, che senza di lui è una moto da medio bassa classifica, è tornato a vincere sul circuito tedesco del Sachsenring davanti a Oliveira e Quartararo.
Questo, senza ombra di dubbio, diventa il successo più bello di tutti, e non solo perchè si tratta dell’undicesimo successo sul tracciato (partendo dalla Moto 3). Dopo mesi di sofferenza, dopo tanti dubbi e incognite, dopo tre operazioni al braccio destro, il catalano ha scritto una pagina di storica della Motogp.
Al termine della gara, nel parco chiuso, si è visto un Marquez emozionato come raramente ci è capitato di vedere, e con tutto il suo box a celebrarlo come un moderno gladiatore, che supera infinite difficoltà e intemperie per salire il monte Olimpo non più da umano ma da divinità delle 2 ruote. Queste le sue parole:
“Sto vivendo uno dei momenti più belli ma allo stesso tempo più difficili della mia vita – spiega il Cabroncito nel corso delle interviste di rito sotto il podio – Oggi sapevo che era una grande chance per me. Non sarebbe stato facile, certo, soprattutto dal punto di vista mentale dopo quanto ho passato, ma mi sono detto che dovevo provarci. Volevo lottare per il podio e non mollare mai, ma pensare alla vittoria… quando ho visto qualche goccia di pioggia nel corso dei primi giri ho detto che era la mia gara”.
Interessante poi ascoltare Marc mentre racconta i suoi pensieri in quegli interminabili ultimi giri che lo separavano dalla bandiera a scacchi:
“Ho preso il comando dopo una ottima partenza, decisa direi. Da quel momento ho spinto a tutta, ho preso dei rischi perchè volevo sognare fino in fondo. Dopodichè ho aperto il gap nel momento della leggera pioggia, infine ho tenuto duro al rientro di Miguel Oliveira. Devo ammettere che è stata durissima rimanere concentrato fino alla bandiera a scacchi con tutti quei pensieri che mi passavano per la testa. Che dire? Ce l’ho fatta, e ce la farò ancora”.
La domanda ora sorge spontanea: questo successo è stato solo un exploit dovuto al particolare feeling col tracciato tedesco, oppure ora Marc tornerà a cannibalizzare la Motogp come ha sempre fatto? Appuntamento al prossimo GP, che sarà sul tracciato di Assen in Olanda, vera laurea della Motogp.