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MotoGP, Lin Jarvis: la speranza per Valencia e l’elogio a Quartararo

Il direttore della Yamaha ha parlato della M1, di Quartararo e ha rivangato un ricordo targato 2006 con Valentino Rossi protagonista. Per Jarvis, tutto è ancora possibile.

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La stagione 2022 del Motomondiale terminerà il weekend del 6 novembre in Spagna, in occasione del Gran Premio della Comunità Valenciana. Al momento Pecco Bagnaia ha 23 punti di vantaggio sul rivale Fabio Quartararo ed è dunque il grande favorito per la vittoria finale.

Tuttavia è opinione di molti che la stagione del Diablo sia stata uguale se non superiore a quella dell’italiano, avendo avuto a disposizione una moto (la Yamaha M1) di gran lunga inferiore rispetto alla mostruosa Desmosedici che tanto ha fatto bene non solo con Pecco ma con quasi tutti i piloti Ducati, che infatti hanno spesso dominato le gare.

Allo stesso tempo, il team principal della Yamaha Lin Jarvis non considera ancora chiusi i giochi per il Mondiale MotoGP.

Lin Jarivs sul titolo: “Nel 2006 Rossi doveva vincere, ma poi è caduto e Hayden….”

Nella giornata di oggi ha parlato il team principal della Yamaha Lin Jarvis, che come riportato da Sportmediaset, si è aggrappato a un precedente targato 2006 per sostenere come il campionato del mondo sia ancora aperto nonostante a Bagnaia servano solamente due punti per laurearsi campione.

Nello specifico, nel finale del campionato 2006, Valentino Rossi doveva vincere a Valencia per laurearsi campione del mondo con quella bellissima Yamaha total Yellow, ma cadde e ad approfittarne fu il compianto Nicky Hayden su Honda, che vinse il Mondiale risultato non il pilota più forte ma il più costante.

Queste le parole di Jarvis:

“Non si sa mai, è chiaro che dobbiamo vincere la gara e non sarà facile, potremmo anche essere sfortunati. Ma in questo sport tutto può succedere. Ricordo di essere andato a Valencia nel 2006 con Valentino Rossi, l’idea era che Vale vincesse la gara, ma è caduto e Nicky Hayden ha vinto il titolo. E’ un circuito molto difficile, tutto può succedere. “Dobbiamo essere contenti perché siamo ancora in gioco. Questo tracciato non è così facile per noi, ma Fabio è partito dodicesimo in griglia a Sepang e ha fatto terzo. Con un dito rotto è stato qualcosa di impressionante e credo che quella gara gli abbia dato fiducia. Vediamo cosa succederà”.

Quartararo ha fatto comunque vada qualcosa di incredibile

La mancanza di potenza della Yamaha nei confronti della Ducati e forse anche dell’Aprilia ha portato molti addetti ai lavori a considerare stupenda la stagione di Fabio Quartararo col mezzo che aveva a disposizione. Uno di questi per esempio è il Carboncino otto volte iridato Marc Marquez, che come ricordato da Motorsport aveva già lodato la guida del francese:

“Come Fabio ha guidato quest’anno è fantastico. Ha un mezzo col quale può girare veloce in prova, se è da solo. Ma in gara non può lottare davvero coi più veloci”.

Il pilota di Coventry Cal Crutchlow, collaudatore Yamaha e ora di nuovo rider dato che sta sostituendo Andrea Dovizioso, ha ammesso lui stesso la mancanza di competitività della M1. E se lo dice lui, che questa moto l’ha costruita, allora bisogna crederci:

“Ci serve una M1 che sia in grado di lottare con gli altri, dato che adesso si può andare veloci solamente se guidiamo da soli. Non abbiamo la velocità in rettilineo per poter superare”.

Jarvis parla del problema della M1: “Ci sono stati problemi di affidabilità con l’unità 2022”

Ma da dove nasce questo problema di prestazioni della Yamaha? A spiegarlo è lo stesso Lin Jarvis a Motorsport. Sembra infatti che in fase di progettazione del motore 2022, siano emerse delle pericolosità a livello di affidabilità. Per evitare ulteriori problemi, dunque, si è deciso di correre il Mondiale 2022 con l’unità del 2021, dunque di molto inferiore a quella dei suoi concorrenti:

“C’è stato un problema di affidabilità con l’unità che dovevamo montare nel 2022 e che era in sviluppo nel 2021. Dunque non ci è stato permesso di omologarla. Non ha senso utilizzare un motore che va di più se poi si rompe. Di certo, il primo problema che abbiamo dovuto superare è stato quello di comunicarlo a Fabio, in quanto campione del mondo. In questa stagione ha corso con lo stesso livello di potenza del 2021, e ovviamente non gli è piaciuto”.

MotoGP, Lin Jarvis: la speranza per Valencia e l’elogio a Quartararo Fonte: Getty Images

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