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MotoGP, Martin non si pone limiti: "Ho battuto Bagnaia, mi sarebbe piaciuto correre con Rossi e Stoner"

Jorge Martin, oramai pilota Aprilia a giorni, si racconta in una bella intervista al quotidiano AS. Dalla gioia per l'impresa realizzata al rapporto con Bagnaia per concludere con un piccolo grande rimpianto.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Jorge Martin ha convissuto per un po’ con una grande paura: quella di non riuscire a diventare campione del Mondo. A 26 anni lo spagnolo ce l’ha fatta a conquistare il titolo, liberandosi così dell’enorme pressione che esercitava su se stesso. Il pilota, che tra qualche giorno sarà ufficialmente un centauro Aprilia, ha raccontato al quotidiano iberico AS come ha vissuto la celebrazione per il successo ma anche il tipo di rapporto che ha con Pecco Bagnaia e un rimpianto destinato a rimanere tale.

Martin e il sogno di una vita realizzato

Vincere non è sempre come uno se lo aspetta. Ma può essere addirittura meglio ancora, come spiega Jorge Martin: “A 26 anni ho già realizzato il sogno della mia vita e questa cosa è incredibile. La celebrazione è stata molto meglio di quanto pensassi. Non avevo aspettative, quindi non sapevo nemmeno cosa sarebbe successo. Qualunque cosa fosse arrivata sarebbe stata bellissima. E lo è stata, soprattutto la celebrazione, ma poi anche il momento nel box è stato incredibile. E per finire, mettere il mio nome su questa fantastica coppa è stato davvero fantastico“.

Il rapporto con Bagnaia e gli applausi ricevuti dal rivale

Tra coloro che lo hanno applaudito nel momento della premiazione c’è stato anche Pecco Bagnaia, il suo grande rivale in questi due anni ma un grande amico con cui Martinator ha condiviso praticamente tutta la trafila nelle categorie minori: “Solo lui e io possiamo capire questa relazione – racconta Martin -, perché abbiamo dormito insieme per due anni nella stessa stanza, cosa che non succede nemmeno in Moto3 o Moto2, e poi è successo che abbiamo lottato per i Mondiali, quindi sono molto felice che Pecco si sia incrociato nella mia vita, in un modo o nell’altro, ora forse non è mio amico, ma ho un ottimo rapporto con lui, è una grande persona, e spero di poter lottare ancora con lui“.

Il parallelo con Rossi e il piccolo rimpianto

Jorge Martin come Valentino Rossi. Il campione spagnolo ha vinto con una squadra satellite, proprio come capitato al dottore quando era in Honda: “Credo sia difficile che accada di nuovo“, racconta il pilota passato ad Aprilia esaltandosi per l’impresa realizzata. Non aver mai incrociato il Dottore, per motivi chiaramente generazionali, resta uno dei rimpianti di Martin: “Ovviamente mi sarebbe piaciuto giocarmela contro i più grandi come anche Stoner che guardavo da piccolo, ma in questo elenco ci sono anche Marc Marquez e Bagnaia che invece ho battuto“.

MotoGP, Martin non si pone limiti: "Ho battuto Bagnaia, mi sarebbe piaciuto correre con Rossi e Stoner" Fonte: Ansa

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