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MotoGP, Yamaha: altre critiche di Quartararo. Con Rossi nessun accordo

La Yamaha correrà il Mondiale MotoGP2023 con appena due moto in griglia, e per questo si cerca un difficile accordo con Rossi per il 2024. Intanto, Quartararo continua le sue critiche.

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Nella stagione 2023 di MotoGP, la Yamaha è chiamata a un’enorme riscatto dopo la delusione del 2022. Fabio Quartararo è stato costretto a fare il fenomeno una gara si e l’altra pure per portare il Mondiale fino all’ultima gara. L’inferiorità della casa di Iwata su Borgo Panigale è stata evidente, come si evince dalle parole dell’ex campione del mondo Fabio Quartararo.

Nel frattempo, si continua a parlare del coinvolgimento di Valentino Rossi in Yamaha come costruttore, dato che la stessa Yamaha avrà solamente due moto in griglia contro le otto di Ducati. Dovizioso invece, ex pilota M1, si distrugge un polso col cross.

Dovizioso, polso rotto in motocross

L’ex pilota M1 Andrea Dovizioso, protagonista di una mezza stagione non positiva alla guida della Yamaha (relegato quasi sempre nelle ultime posizioni, dopo essere stato in lotta per il Mondiale per un paio d’anni con la Ducati) si è rotto il polso durante una sessione di motocross sulla pista di Fermo.

A renderlo pubblico è lo stesso rider con un post su Instagram, nel quale mostra anche le radiografie del suo polso, visibilmente traslato in posizione innaturale: “Visto che tra i Motocross va di moda mostrare le proprie radiografie, e visto che mi sento anche io uno di loro”, il commento del Dovi, che comunque ha rassicurato i fan sul proprio stato di salute:

“C’è questa nuova moda che i crossisti seguono: far vedere le loro fratture. E io, che un po’ crossista mi sento, non potevo non essere ‘in trend’. Un paio d’ore di paura, ma fa parte del gioco. La cosa più importante è che sto bene e non ho riportato danni permanenti. Il primo sentito grazie va al primario della Uoc, il Prof. Federico Lamponi, e a tutto il personale dell’Ospedale Murri di Fermo. Siete stati tempestivi, gentili e aperti nel consultarvi e coordinarvi nella decisione finale con chi, le mie ossa, le conosce bene. Grazie di cuore anche ai piloti che erano in pista e allo staff del Crossodromo Catini di Ponzano di Fermo, che mi hanno soccorso e aiutato dopo la caduta. E poi un grazie speciale a due persone che mi sono sempre accanto. Una sei tu, Fabrizio Borra che, ormai abituato alla gestione delle mie operazioni, sei riuscito, anche da ‘remoto’, a farmi da angelo custode. Nelle prossime settimane mi sa che frequenterò spesso il Fisiology Center. E poi ci sei tu, Yuri. Amico e presenza immancabile che, una volta in più, è stato un sostegno impagabile. Grazie, di cuore a tutti”.

Quartararo sulla sua stagione: “Pensavo di non vincere neanche una gara”

Quartararo è arrivato, a un certo punto del Mondiale, ad avere ben 91 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia. Il piemontese tuttavia ha cambiato marcia nella seconda parte di stagione, come tutta la Ducati, e questo ha permesso alla casa di Borgo Panigale di prendersi il titolo piloti.

Una lotta stupenda, quella tra Bagnaia e Quartararo, che il francese classe 1999 non pensava nemmeno di essere in grado di sopportare. Queste le sue parole riportate a Sportweek:

“Dopo aver vinto il titolo nel 2021, avrei voluto difenderlo in questa stagione. Ma per come siamo partiti, pensavo che non saremmo riusciti a vincere nemmeno una gara. Nuovi motori saltati? Yamaha si è scusata con me per questo. Alla fine, la prima parte di stagione è andata meglio del previsto, ma poi sono emersi i veri valori e nella seconda metà di 2022 si sono visti tutti i nostri limiti. Quando ho fatto il salto di categoria, mi è stato detto che la Yamaha era il sogno di tutti perché era facile da guidare. Ma negli ultimi tre anni le cose sono cambiate. La M1 è diventata molto più impegnativa da guidare, e me lo ha confermato anche Cal Crutchlow, che conosce e ha guidato anche Ducati e Honda. Almeno mi ha confortato, perché mi ha rassicurato che il problema non era la mia tenuta fisica”.

VR46 in Yamaha nel 2024? La risposta di “Uccio”

Alessio ‘Uccio’ Salucci è statoil compagno di una vita di Valentino Rossi, l’amico che c’è sempre stato e che ormai da molti anni si occupa di una miriade di aspetti professionali della vita del Dottore, non ultimo la gestione del team di MotoGP.

Al momento la scuderia di Valentino Rossi ha un contratto per due moto in griglia con Ducati fino al 2024, ma dopo quella data non si sa bene cosa ne sarà di questo costruttore. La Yahama in questo periodo sta facendo il possibile per garantirsi il favore e il contratto con Valentino, data anche la presenza di appena due M1 in griglia per il 2023.

La VR46 passerà con Yamaha nel 2024? Sì per il presidente FIM rieletto Jorge Viegas, no per il capo della struttura Uccio, che ha negato l’accordo con la casa di Iwata, almeno per il momento:

“E’ sempre la stessa storia. Già nel 2023 ci davano in Yamaha, ora si parla del 2024. Noi abbiamo un contratto di tre anni con Ducati che scade a fino 2024 con opzione per il rinnovo e noi rispetteremo l’accordo. Sorpreso dalla bomba sganciata da Viegas? Non so perché abbia pronunciato quelle parole, nemmeno noi sappiamo qualcosa in merito. Come detto, noi vogliamo avere moto competitive, abbiamo contratto e per il 2025 valuteremo cosa fare”.

MotoGP, Yamaha: altre critiche di Quartararo. Con Rossi nessun accordo Fonte: Getty Images

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