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Juventus-Milan, Motta ringrazia la squadra e Kalulu chiama Tomori. Durissimo sfogo di Conceicao

Bianconeri travolgenti con le reti dei suoi esterni ma il tema mercato continua a tenere banco. Per il Diavolo invece la strada per la Champions è in grande salita.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Il primo tempo aveva lasciato immaginare l’ennesimo pareggio. Invece nel secondo tempo la Juve viene fuori e soprattutto esce dalla partita il Milan che concede campo libero alla Vecchia Signora. Di attaccanti tra i bianconeri non ce ne sono, così tocca a Mbangula e Weah finalizzare per la prima gioia del 2025 di Thiago Motta. C’è tanto su cui riflettere per il Diavolo con l’effetto Conceicao già evaporato e una classifica assai complicata.

I ringraziamenti di Thiago Motta alla squadra

Thiago Motta è visibilmente soddisfatto per la vittoria e per la prestazione della sua squadra: “Lavoriamo tutti i giorni per vincere, ogni allenamento è finalizzato a fare partite come quella di oggi. Abbiamo avuto tante difficoltà, questa è la ricompensa al lavoro dei ragazzi degli ultimi mesi“.

Rispetto alla precedente partita c’è una sostanziale differenza: “Contro l’Atalanta abbiamo commesso errori tecnici, dando fiducia agli avversari ma oggi ne abbiamo commessi meno e quella è la differenza. Buona fase difensiva, intensità e qualità per giocare bene a calcio“. La caparbietà di Mbangula sul secondo gol: “Al di là del gol ha dato grande contributo alla squadra, è sempre disponibile. Non ha mai saltato una partita per squalifica o infortunio“.

Lo sfogo di Conceicao: se manca la fame…

Sergio Conceicao non ama utilizzare giri di parole e attacca la sua squadra: “Primo tempo equilibrato, abbiamo avuto più occasioni della Juve. Poi la Juve ha avuto più fame, è mancata aggressività. Il responsabile sono io. Il primo passo per vincere una partita è volerla vincere. Manca benzina? Ma che benzina… siamo a gennaio. A casa dobbiamo avere il frigo vuoto per avere più fame“.

Alla domanda sull’assenza dei giocatori più rappresentativi: “Non si può parlare sempre dei giocatori più esperti, anche gli altri hanno responsabilità. Non si può dare peso solo a Theo, Leao o Maignan altrimenti gli altri si possono nascondere“.

La voce dei protagonisti: Maignan e Kalulu

Mike Maignan è sembrato smarrito per come ha giocato il Milan: “Dobbiamo capire perché stasera non è andata bene. Il secondo tempo? Loro hanno vinto più duelli, hanno avuto più voglia di vincere la partita“. Non cambia, però, l’obiettivo della squadra: “Per me fino a che si gioca non è finito il campionato“. Kalulu e la sua vita sempre in anticipo: “Così lascio meno tempo di pensare all’avversario. Il finale? Più tranquillo rispetto alle precedenti partite. Tomori? In questo paese piace molto parlare di mercato ma contano i contratti. Se lui vuole a me va bene“.

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