Tanto tuonò, che piovve. All’Allianz Stadium nella strana notte della prima sconfitta stagionale della Juventus, in rimonta contro il Manchester United, di tuoni ce ne sono stati tanti. Prima i gol sbagliati da Pjanic e Cuadrado, sinistri presagi della beffa finale per i bianconeri, poi gli insulti che i tifosi della Juve hanno fatto scattare dal primo minuto per José Mourinho, remake di quanto visto all’andata. I decibel sono aumentati giocoforza dopo la prodezza di Ronaldo, un altro che con lo ‘SpecialOne’ non ha un rapporto invidiabile e che con il primo gol in Champions con la Juventus sembrava aver spalancato al “nemico” il baratro dell’eliminazione.
Poi, però, è piovuto solo sulla Juve stessa, beffata nel peggiore dei modi. Così come lo stesso Mou ha potuto esultare come meglio non avrebbe potuto. Dopo l’uno-due che ha capovolto la partita nel finale, il tecnico portoghese non c’ha più visto e, al fischio finale, ha appoggiato la mano all’orecchio: un gesto chiarissimo per un allenatore che sulla gestualità ha costruito una carriera, dalle “manette” interiste al “segno del tre” esposto proprio ai tifosi della Juve come auto-difesa inneggiante al Triplete interista dopo la sconfitta ad Old Trafford. Allora fu rabbia e frustrazione, ora felice rivincita, che ha però fatto arrabbiare i gicoatori di Allegri. Ecco così a fine gara i momenti di tensione, con Bonucci e Dybala, tra gli altri, a fare presente a Mourinho che quella risposta poteva risparmiarsela, soprattutto dopo aver vinto.
L’ex allenatore nerazzurro ha replicato così nel pos-gara: “Sono stato insultato per 90 minuti, sono venuto qui per fare il mio lavoro. Non ho offeso nessuno, ho fatto solo il gesto di voler sentire di più. Non dovevo farlo, ma vengo qui solo per fare il mio lavoro e mi insultato la famiglia, non è bello. Come è stata insultata anche la famiglia interista. Comunque è un gesto che a freddo non rifarei”.
Nella polemica ovviamente non è entrato Max Allegri, deluso per l’esito della gara, così come Chiellini (“Sono andato via, non so cosa sia successo”).
Lo stesso Mourinho ha poi analizzato la partita, mandando una frecciata al collega sulle sostituzioni, decisive in un verso e nell’altro: I cambi oggi ci hanno aiutato, in casa ci sono mancati. Massimiliano ha messo Barzagli, abbiamo vinto alcune palle creando le punizioni per i gol. . Un pari credo fosse più giusto, per la Juve cambia niente a noi tanto perchè ora dobbiamo vincere con lo Young Boys e passeremo”.
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