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Musetti, Atene ultima chance per le Finals (ma deve andare almeno in finale). Berrettini e Cobolli, la Davis passa per Metz

Auger-Aliassime ha messo Musetti alla gogna: se vincerà domani a Parigi, per Musetti l'unica via che porta a Torino sarebbe la rinuncia di Djokovic

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Gli ultimi 250 della stagione hanno un valore inestimabile per il tennis italiano. Che in chiave Davis e Finals sa di avere ancora tanto da chiedere alla propria annata, perché se un lieto fine ci deve essere, allora quello dovrà giocoforza cominciare proprio a partire dagli ultimi due tornei dell’anno. Dove sono soprattutto Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini a chiedere di più, a se stessi e non solo: il toscano spera di conquistare nella capitale ellenica i punti necessari per garantirsi un posto tra i primi 8 nella Race (e quindi volare a Torino), il romano cerca le sensazioni giuste in vista della Davis, dove in assenza di Sinner ricoprirà i gradi del “capitano” in campo. A Metz peraltro c’è anche Cobolli (che potrebbe sfidare Sonego): un motivo in più per provare ad alzare da subito l’asticella.

Musetti, strada complicata per Torino: ma “almeno” sarà riserva

Musetti ad Atene non doveva andare, ma è stato fatto entrare… dalla finestra. Perché con la vittoria di Auger-Aliassime nella semifinale di Parigi-Nanterre contro Bublik il sorpasso all’ottavo posto è stato completato. E adesso a Lorenzo non restano che due vie: sperare in un “favore” di uno tra Sinner e Zvever nella finale in programma domani, così da arrestare il canadese 160 punti sopra il carrarino, e poi andarsela a giocare negli ultimi 250 stagionali, con Felix che è iscritto a Metz (ma chissà se andrà o meno: dovesse vincere l’ultimo Masters 1000 stagionale non avrebbe più bisogno di difendersi, perché avrebbe più di 250 punti di vantaggio).

L’altra carta è rappresentata dalla presenza o meno di Djokovic alle Finals: il serbo è qualificato di diritto per i punti raccolti in corso d’opera, ma per ora non ha confermato la presenza. Musetti già adesso è certo di essere riserva del torneo torinese, quindi comunque a Torino dovrà presentarsi. Ma un conto è farlo come primo sostituto di eventuali infortunati, un conto entrando in tabellone.

Il tabellone di Atene: più ostico l’ottavo che il proseguo

Musetti ad Atene godrà di un bye al primo turno, ma poi potrebbe dover affrontare il sempre temibile olandese Botic van de Zandschulp, che al debutto se la vedrà con l’inossidabile Stan Wawrinka (che farebbe molta meno paura). Ai quarti paradossalmente la situazione potrebbe rivelarsi più agevole: il rivale uscirebbe da uno tra Muller, Etcheverry e una coppia di qualificati (possibili candidati: Hanfmann, Struff, McDonald e Spizzirri, giusto per citare i nomi più noti ancora in ballo).

In semifinale potrebbe prefigurarsi un derby con Luciano Darderi, testa di serie numero 3 del torneo (Musetti è la numero 2 dietro a Djokovic), che godrà di un bye all’esordio e poi sfiderà il vincente della sfida tra Kecmanovic e Majchrzak (e a seguire sulla rotta ci sono Korda, Popyrin, Dzumhur e Fearnley). Djokovic agli ottavi potrebbe affrontare uno tra Tabilo e Walton.

Tornando a Musetti, solo approdando in finale riuscirebbe a sopravanzare Auger-Aliassime per appena 5 punti, sempre se il canadese non ne otterrà più tra Parigi e Metz.

Al Moselle tris di italiani, con rischio derby Cobolli-Sonego

E proprio a Metz, nel tradizionale Moselle Open che chiuderà la stagione del Nord Europa, sono tre gli italiani in tabellone. Uno di questi è Flavio Cobolli, che godrà di un bye all’esordio e che poi potrebbe sfidare nientemeno che Lorenzo Sonego in un derby che profuma anche di Davis (Sonego è un fedelissimo di Volandri, ma quest’anno l’ha lasciato a casa proprio a favore del giovane romano).

Dalla loro parte di tabellone c’è anche Auger-Aliassime, sempre ammesso che il canadese decida di partecipare (in caso di rinuncia, allora sarebbe più che ghiotta l’occasione di provare ad andare fino in fondo). Berrettini avrà tanta Francia sul proprio cammino: Quentin Halys al debutto, poi eventualmente Corentin Moutet al secondo, quindi nei quarti una probabile sfida con Daniil Medvedev, che è sembrato rinascere in quest’ultimo scorcio di stagione (e in un’eventuale semifinale il big da battere è Bublik).

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