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Nadia Battocletti in finale dei 5000, ma lancia l'allarme: "Ho un problemino, mi ha aiutato la mental coach"

Olimpiadi, missione compiuta per la campionessa d'Europa che però non è al top: "Ho un fastidio al calcagno e non riesco a spingere. In batteria ho fatto la scelta giusta".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Missione compiuta, Nadia Battocletti ha centrato il primo obiettivo della sua avventura olimpica. La fresca campionessa d’Europa, dominatrice dell’ultima kermesse continentale a Roma nei 5000 e nei 10000, ha guadagnato senza troppi patemi il pass per la finale di lunedì grazie al terzo posto nella sua batteria, terzo posto per questione di millesimi: è arrivata infatti praticamente alla pari con la seconda, con il tempo di 14’57”65. Il tutto a dispetto di un fastidio al calcagno e alla catena posteriore della gamba sinistra, svelato dalla stessa Nadia ai microfoni della Rai subito dopo la conclusione della sua prova.

Atletica, la rivelazione di Battocletti: “Ho un fastidio al calcagno”

Sorridente e radiosa come sempre, Nadia Battocletti ha ammesso di essere un po’ preoccupata in vista della finale dei 5000 e più in generale del prosieguo dell’avventura olimpica: “Sono molto felice per come è andata la gara, però speravo di arrivare alle Olimpiadi senza problemini“, le parole all’inviato Rai Ettore Giovannelli. “È da un mesetto purtroppo che continuo ad averli. Ho un fastidio al calcagno, mi sento il tendine e ho tutta la catena posteriore della gamba sinistra che non spinge. Ci stiamo lavorando. In gara mi hanno aiutato i consigli della mental coach, mi ha detto di non pensarci, di continuare a guardare avanti ed è quello che ho fatto”.

Finale dei 5000 centrata: Nadia svela la sua strategia vincente

Crea apprensioni il “problemino” raccontato da Nadia, trattato in questi giorni da un’equipe di professionisti: “Ringrazio tutto il mio staff medico, mi stanno sistemando al meglio“, il messaggio di gratitudine da parte di Battocletti che poi ha raccontato la sua gara: “Era una batteria davvero tosta, quasi una finale per quella che era la distribuzione delle atlete rispetto all’altra. Ho fatto la scelta giusta, seguire la giapponese che ha sempre un’ottima lettura delle gare, emolta esperienza. Volevo anche seguire la kenyana, che però ha fatto gara di coda. Io invece preferisco stare davanti”.

Ghiaccio e riposo, ecco come Battocletti affronterà il “problemino”

Alla fine la qualificazione è arrivata senza sofferenze e con Battocletti costantemente nelle prime posizioni del gruppo, in controllo. Una “gestione” oculata e mirata che è proseguita fino alle battute finali, quando la campionessa trentina ha alzato il piede dall’acceleratore e non ha fatto volata, chiudendo comunque in seconda posizione ex aequo (anche se poi il raffronto dei millesimi la relegherà in terza). Il ‘compito’ in vista della finale è assolutamente scontato: “Adesso bisogna riposare, il ghiaccio diventerà mio caro amico. Ringrazio e saluto tutta Cavareno, so che mi stanno guardando. E anche Gallio, mi sento un po’ anche di Gallio ormai”. E giù un sorriso. Il modo migliore per affrontare il “problemino” denunciato in diretta.

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